- Aniparo
- Cyberpunk
- Fantasy (Kodomo)
- Fantasy (Shonen/Seinen)
- Gekiga
- Gore
- Josei
- Kodomo
- Maho Shojo
- Mecha
- Meitantei
- Romakome
- Seinen
- Shojo
- Shonen
- Spokon
- Suriraa
Come molti già sapranno, i manga e di conseguenza gli anime sono divisi per generi e sottogeneri. I primi servono a suddividere il pubblico cui si rivolgono per sesso ed età, mentre i secondi a distinguere il tipo di contenuto trattato. Riportiamo, in questa sezione, i generi e i sottogeneri più diffusi corredati dalla relativa descrizione.
Aniparo
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Aniparo (Anime parody), è un sottogenere anime e manga utilizzato per lo più nei Kodomo oppure in sketch comici di Shojo e Shonen (ne sono un esempio alcune scene di Slam Dunk). Caratteristica peculiare degli Aniparo sono i personaggi in stile super-deformed. Lo stile è, quindi, molto accattivante per i bambini e presenta tratti molto doppi e personaggi bizzarri. Esempi di questo genere sono i tre OAV de Il pazzo mondo di Go Nagai e l’anime/manga Keroro.
Cyberpunk
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Cyberpunk è una corrente artistica sviluppatasi negli anni ottanta ed è diventato un vero e proprio genere di anime e manga. Il Cyberpunk si basa su storie fantascientifiche, ambientate in un futuro non lontano, che vede il mondo in piena decadenza a causa dello smodato uso della tecnologia. Utilizzato principalmente dai Seinen ma usato anche negli Shonen, presenta storie spesso drammatiche. Lo stile è più sporco rispetto a quello usato, ad esempio, negli Shonen Fantasy o negli Spokon; un ulteriore sottogenere del Cyberpunk molto diffuso tra gli anime e i manga è lo Steampunk: in tal caso è preponderante l’uso di macchinari a vapore e le opere sono ambientate o in universi paralleli o intorno al XIX secolo (un esempio di Steampunk è il film d’animazione Steamboy). Principali opere aderenti a tale genere sono: Fullmetal Alchemist, Hellsing e Akira.
Fantasy (Kodomo)
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Fantasy (Kodomo) è un genere molto usato nei Kodomo: si basa su storie e personaggi fantastici. Spesso sono ambientati nel Giappone contemporaneo nel quale, però, giungono extraterrestri o simpatici mostri. Lo stile è quello tipico dei Kodomo: il tratto spesso e le linee morbide prevalgono. Esempi di tale genere sono Doraemon e Carletto il Principe dei Mostri.
Fantasy (Shonen/Seinen)
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Fantasy (Shonen/Seinen) è uno tra i generi più diffusi tra gli Shonen e abbastanza usato nei Seinen (almeno per quanto riguarda l’ambientazione). Tale genere, solitamente, segue delle tappe: nella maggior parte dei casi, infatti, abbiamo il protagonista che parte all’avventura per raggiungere un suo obbiettivo (solitamente, per gli Shonen un sogno, per i Seinen una vendetta) e durante il viaggio incontra dei compagni; è ampiamente presente l’elemento magico o, quantomeno, quello soprannaturale e col progredire della storia aumenta anche il livello di combattimento di protagonisti e avversari. Per lo più ambientati in universi paralleli o nel Giappone all’epoca dei samurai, i Fantasy non hanno difficoltà ad accattivarsi il pubblico occidentale che, di solito, è attratto da questi temi. Il disegno, a seconda dei casi, è quello tipico degli Shonen o dei Seinen e alcuni esempi, tra i più eclatanti, sono: Saiyuki, One Piece e Toriko.
Gekiga
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Gekiga (in italiano immagini drammatiche), sono anime e manga che raccontano storie drammatiche. Sottogenere usato nei Seinen e negli Josei, in contrapposizione con i Manga (immagini frammentate, disimpegnate), i Gekiga, come le Graphic Novels occidentali, nacquero per proporre storie più complesse e spesso liberamente ispirate a fatti realmente accaduti: è questo il caso de La storia dei tre Adolf. I Gekiga furono i primi manga ad essere indirizzati ad una pubblico adulto e fu ideato proprio dalla generazione che era cresciuta con i classici manga.
Gore
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Gore (dall’inglese sangue), è un genere tipico dei Seinen. Tale genere, spesso affiancato da una storia fantasy, è il più cruento tra i generi: prevalgono, infatti, scene particolarmente violente che danno ampio spazio a dettagliate rappresentazioni delle viscere dei malcapitati. Solitamente “l’assassino/squartatore” è il protagonista stesso che, per vendetta o sopravvivenza, è costretto a uccidere numerosi avversari. Il tratto è tanto sporco quanto realistico, tant’è che le tavole sono ben dettagliate e studiate. Rappresentativi di questo genere sono opere come Berserk, Battle Royale e Gantz.
Josei
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Josei (in italiano donna), indica i manga e gli anime pensati per un pubblico femminile che ha ormai superato la maggiore età. Più serio e pacato dello Shojo, il Josei presenta storie realistiche le cui protagoniste sono donne alle prese con i problemi della vita quotidiana o, al massimo, frequentanti gli ultimi anni delle scuole superiori. I temi si fanno più delicati e vengono affrontati in modo molto attento; inoltre, l’attenzione alle emozioni si sente maggiormente essendo anche meglio delineata la psicologia dei personaggi. Il tratto è più realistico e pulito rispetto agli Shojo di cui, però, si nota l’influenza. Il disegno è curato nei dettagli senza, però, appesantirsi eccessivamente. I Josei non sono molto diffusi (anche qui in Italia) ma un importante esempio è Paradise Kiss.
Kodomo
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Kodomo (in italiano bambino), è un genere che indica gli anime e i manga destinati ai bambini. I Kodomo, quindi, prevedono trame semplici, il più delle volte formati da una serie di episodi autoconclusivi o, comunque, da archi narrativi molto brevi. I protagonisti di solito sono bambini delle elementari e/o simpatici animaletti parlanti. I disegni tendono ad essere molto semplici: non molti i particolari e linee molto morbide. Alcuni esempi sono Hamtaro e Doraemon.
Maho Shojo
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Maho Shojo / Majokko (in italiano fanciulla magica), è un sottogenere degli Shojo che fonde elementi Fantasy (in particolare la magia) con la commedia e il sentimentalismo tipici degli Shojo. Elemento fondamentale è, quindi, quello magico; in tal senso i Maho Shojo sono divisi a loro volta in tre sottogeneri: maghette, streghette ed eroine. Lo stile usato non presenta importanti differenze con quello degli Shojo classici. Esempi di questo genere sono Sailor Moon, L’incantevole Creamy e Tokyo Mew Mew e Magica DoReMi.
Mecha
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Mecha è uno tra i generi più importanti del mondo degli anime e manga: fece il boom negli anni settanta grazie a titoli del calibro di Mazinga Z. Questo genere ha come caratteristica principale la presenza dei cosiddetti robot giganti che sono solitamente pilotati da umani. Le tipologie di robot sono varie, dal singolo robot (proprio come Mazinga Z) a quelli componibili (Getter Robot, Combatter V, Voltron).
Meitantei
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Meitantei (in italiano investigatore), è un sottogenere degli Shonen, in primo luogo, ma anche, in minor misura, dei Seinen. Tale genere, da come si può dedurre dal nome stesso, si basa su storie “da romanzo giallo”. Il protagonista è un investigatore che porta a termine i casi che gli vengono sottoposti, oppure un ladro che cerca di portare a segno i suoi colpi. Gli archi narrativi sono piuttosto brevi e si concludono entro tre o quattro capitoli. Un genere fondamentalmente realistico che, però, lascia ampio spazio alla fantasia dell’autore (e la mette a dura prova) che deve creare sempre nuovi casi da risolvere e colpi da mettere a segno cercando di stupire l’autore il più possibile. Rappresentativi di tale genere sono Detective Conan, Lupin III e Occhi di Gatto.
Romakome
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Romakome (Romantic Comedy), è un sottogenere dello Shojo. Solitamente ambientato in una scuola, tale genere rispetta tutti i tipici canoni dello Shojo pur rimanendo fedele al genere della commedia. In sostanza il Romakome non è altro che la tipica commedia d’amore scolastica: genere ampiamente diffuso e apprezzato. Tra i titoli più conosciuti ricordiamo Special A e Host Club.
Seinen
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Seinen (in italiano maggiorenne), è un termine usato per indicare i manga e gli anime indirizzati, come si può facilmente intuire, ad un pubblico maschile adulto o, comunque, oltre i diciotto anni. Insieme agli Shonen e agli Shojo, i Seinen sono tra i manga e anime più diffusi. Pur essendo notevolmente più seri degli Shonen, si adattano ai generi più disparati. Le tematiche sono spesso complesse e, per affrontarle adeguatamente, si da ampio spazio allo studio psicologico. In gran parte, i Seinen sono molto violenti e, per questa ragione, non di rado le emittenti televisive (almeno quelle italiane) sono costrette, a causa delle numerose lamentele dei telespettatori, a censurare e talvolta sospendere la messa in onda degli anime. Lo stile è, di solito, volutamente sporco in modo da rendere il disegno più realistico; ciò non toglie che sia ben curato e particolareggiato. Alcuni illustri esponenti sono Berserk e Vagabond.
Shojo
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Shojo (in italiano ragazza), indica anime e manga rivolti per lo più ad un pubblico femminile di età superiore agli undici o dodici anni. Le tematiche affrontate sono delle più disparate; tuttavia, il più delle volte, assume particolare rilevanza la sfera sentimentale. Le emozioni dei personaggi sono spesso rese esplicite anche se la trama conserva la sua integrità, horror o romantica che sia. Anche in questo caso, spesso, il protagonista coincide con il pubblico a cui si rivolge: abbiamo quindi, nella maggior parte degli Shojo come protagoniste ragazze adolescenti. Solitamente disegnati da donne, gli Shojo presentano tratti in genere più spigolosi ed occhi e ciglia più grandi rispetto a quelli degli altri generi. In particolare negli occhi spesso si possono notare i riflessi della luce ben definiti. Alcuni titoli noti sono Le Situazioni di Lui e Lei e Yui ragazza virtuale.
Shonen
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Shonen (in italiano ragazzo), è la categoria di anime e manga (forse la più diffusa) rivolta principalmente ad un pubblico maschile e, come negli Shojo, di età superiore agli undici o dodici anni. Diverse le trame e le ambientazioni anche se, solitamente, si incentrano sul percorso del protagonista per raggiungere un obiettivo; tuttavia, si troverà a dover affrontare varie difficoltà grazie alle quali potrà affinare le sue capacità in vista della sfida finale. Il protagonista è, nella maggioranza dei casi, un ragazzo tra i sedici e i diciotto anni (almeno all’inizio della serie). Solitamente è assente il tema amoroso o, quantomeno, messo in secondo piano: in compenso, soprattutto dall’ultimo decennio, si tende a compensare tale assenza con ragazze dalle forme ben definite e con l’inserimento di fan service. Lo stile di disegno è molto vario e quindi non categorizzabile. Alcuni esempi di Shonen sono Dragon Ball, City Hunter e Slam Dunk.
Spokon
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Spokon è un genere usato principalmente da Shonen e Shojo e che fa girare la propria trama attorno ad un determinato sport. Tale genere, ovviamente, prevede un’approfondita conoscenza dello sport trattato in modo da rendere il manga quantomeno verosimile. I protagonisti di questo tipo di manga sono, solitamente, studenti iscritti ai club sportivi della propria scuola che, a sua volta, organizza tornei con altre scuole. Esempi in tal senso sono Slam Dunk, Holly e Benji e Mila e Shiro.
Suriraa
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Suriraa è un sottogenere di anime e manga che spesso è affiancato dal fantasy o dal poliziesco. Principalmente usato per Seinen e Shonen, il genere è assimilabile al Thriller per il cinema: storie a sfondo psicologico, spesso imperniato di indagini che vedono coinvolti grandi organismi quali CIA ed FBI, talvolta si affianca anche al genere Fantasy dando vita a storie dinamiche ed accattivanti. La psicologia dei personaggi è ben curata e spesso presenta un gran quantità di ragionamenti che possono renderne complessa la lettura: non adatto ad una lettura veloce, questo genere si presenta adeguato ad un pubblico più maturo e interessato. Lo stile è vario anche se, il più delle volte, si mantiene sul realistico. Esempi di tale genere li abbiamo con Death Note, Mirai Nikki e Monster.