Tank Chair
27 Dicembre 2024Fino a dove si può spingere lo spirito combattivo di una persona? Scopritelo seguendo l’esperienza del protagonista di Tank Chair.
Trama
Tank Chair su Amazon.it
La storia è ambientata sull’isola Guicheng, un luogo senza legge in cui la criminalità dilaga. In questo contesto la figura degli assassini è centrale, in quanto hanno una vera e propria funzione regolatrice.
La piccola Shizuka Taira vive in questo assurdo quanto pericolosissimo contesto, facendo da intermediaria e facendosi commissionare gli incarichi più pericolosi in circolazione.
La sua vera missione, che in realtà è anche il modo in cui riesce a portare a termine gli incarichi, è quella di permettere al fratello di fare “riabilitazione”.
Quest’ultimo, Nagi Taira, era considerato come il migliore assassino in circolazione che un giorno, per salvare la vita della sorella, si è sacrificato per lei finendo colpito alla testa da un un proiettile.
Seppur non sia morto, Nagi ha perso l’uso delle gambe e soprattutto è finito in uno stato vegetativo quasi permanente.
Il QUASI è da imputare al fatto che quando avverte un forte istinto omicida nelle sue vicinanze, torna in sé e riesce ad essere incredibilmente letale nonostante le sue attuali condizioni, anche grazie all’utilizzo di una carrozzina iper-tecnologica che ha diverse modalità d’utilizzo.
Il passato di Nagi e Shizuka è un grande mistero, soprattutto perché sembra che siano fuggiti da una misteriosa organizzazione che è ancora sulle loro tracce.
Riusciranno i due a sopravvivere ma soprattutto, riuscirà mai Nagi a tornare ad essere sempre pienamente cosciente?
Scheda
Scheda Manga
Titolo Originale | Sensha Isu -Tanku Cheā- |
Autore | Manabu Yashiro |
Editore | Kodansha |
Editore Italiano | Planet Manga |
Tankobon | 7 (in corso) |
Tankobon Italiani | 1 / 7 (in corso) |
Genere | Shonen |
Storia Editoriale
Tank Chair nasce dalla mente del mangaka Manabu Yashiro sulle pagine virtuali del sito Magazine Pocket di Kodansha nel Novembre del 2022.
La serie vede al momento 7 volumi pubblicati, ed arriva in Italia per Planet Manga in edizione regolare il cui primo volume è stato lanciato con la promozione Cut Price al costo di 1€.
Dimensioni 13 x 18, il volume si presenta solido, con pagine leggermente ruvide che non sporcano le dita, saldamente rilegate e copertine rigide il giusto.
Recensione
Il Manga su Amazon.it
Amici, Tank Chair è una serie con del potenziale che sicuramente potrà affascinare gli appassionati di battle shonen ma devo avvisarvi di un importante dettaglio: il tratto e lo stile di Manabu Yashiro sono davvero brutti per me e/o comunque non all’altezza della storia.
La storia è ambientata in un mondo crudele e spietato stile Hokuto no Ken, con questa ragazzina super simpatica e vispa che gira tra i palazzi di questa città decadente ed in rovina, alla ricerca degli incarichi di omicidio più pericolosi in circolazione.
Questo forte contrasto tra il suo carattere ed il mondo fatiscente che la circonda viene mostrato anche tra lei e il fratello Nagi che, ogni volta che torna cosciente, non fa che preoccuparsi per le condizioni della sorella, mostrandole un amore davvero straordinario appena riesce ad eliminare la minaccia incombente.
Se Shizuka è davvero incapace come killer, il fratello è qualcosa di spaventoso. Per quanto sia supportato da una sedia a rotelle iper-tecnologica straordinaria seppur bizzarra (ha tantissime armi, supporti, cingoli…ma non è motorizzata…) nelle missioni che lo vedono coinvolto ci mostra le sue innumerevoli quanto incredibili capacità omicide, che meravigliano il lettore inducendolo a chiedersi quanto forte sarebbe stato se avesse ancora la piena mobilità.
A parte questo poco viene detto dei personaggi nel primo volume, lasciando intravedere qualcosa sul loro passato solo sul finire e mettendo pepe alla storia indicando il vero nemico della serie molto probabilmente.
La serie non si risparmia dal punto di vista della violenza, che è ampiamente presente, mostrando scene truculente ed esplicite, che potrebbero anche in qualche modo urtare la sensibilità dei lettori più sensibili.
Non mancano però anche momenti comici, che riescono a stemperare la tensione dei momenti che vanno da uno scontro all’altro.
Il tallone d’achille della serie è lo stile oltre che il tratto di Manabu Yashiro: il tratto è poco dettagliato, a volte anche indeciso, con scene che diventano poco “leggibili” nel momento in cui le tavole sono piene zeppe di nero.
Il design è interessante in teoria, con ambientazioni cyberpunk fatte di esseri umani geneticamente modificati o con innesti cibernetici, ma la messa in opera risulta poco accattivante.
In definitiva Tank Chair è una serie che può intrigare per le condizioni di forte disabilità e l’ambientazione cyberpunk, a patto che si riesca a superare l’ostacolo artistico che restituisce davvero poco sotto questo aspetto.