Dorohedoro
12 Maggio 2022Magie, combattimenti sanguinari e un uomo con la testa da rettile: ecco a voi Dorohedoro, la macabra e misteriosa serie di Q-Hayashida!
Dorohedoro su Amazon
Trama
Il mondo è diviso in tre reami: quello degli stregoni, ricco e dominato dalla magia, l’inferno, popolato da demoni e dagli spiriti degli stregoni morti, e Hole, una sporca e degradata metropoli inquinata dai residui magici. È qui che gli stregoni si allenano testando su umani malcapitati le loro magie.
Ad Hole vive Cayman, un uomo la cui testa è stata tramutata in quella di un rettile proprio da uno stregone; il problema è che in seguito all’evento ha completamente perso la memoria. Insieme alla giovane Nikaido, proprietaria del ristorante Hungry Bug, vagano per la città di Hole uccidendo tutti gli stregoni che trovano. Prima di farlo, però, Cayman si mette in bocca la testa di ogni stregone e dopo gli chiede cosa gli è stato detto: nella bocca di Cayman, infatti, c’è un uomo misterioso. È lui la chiave per trovare lo stregone che gli ha fatto l’incantesimo, l’unica speranza di Cayman per ricostruire il suo passato e riavere il suo volto.
Schede
Scheda Manga
Titolo Originale | Dorohedoro |
Autore | Q-Hayashida |
Editore | Shogakukan |
Editore Italiano | Planet Manga |
Tankobon | 23 (Completa) |
Anno | 1999-2018 |
Genere | Seinen |
Scheda Anime
Regia | Yūichirō Hayashi |
Composizione Serie | Hiroshi Seko |
Character Design | Tomohiro Kishi |
Studio | Studio Mappa |
Musiche | (K)NoW_NAME |
Distribuzione Int. | Netflix |
Episodi | St. 1: 12 + 6 corti OAV [Vai a Lista Episodi] |
Anno | 2020 |
Recensione
Dorohedoro è un seinen davvero intrigante e ricco di mistero, ma con un livello di violenza quasi disturbante. Si tratta sicuramente di una serie per stomaci forti; probabilmente non sarà la più violenta o splatter che avrete visto, ma è il modo in cui la violenza è mostrata a fare molto effetto. Tutto ciò è però smorzato da una forte dose di dark humor che riesce sempre a stemperare egregiamente i toni più cupi e pesanti.
L’idea dei tre mondi, così onirici ma al tempo stesso concreti, cruenti ognuno a suo modo, dà il via all’analisi di problematiche sociali d’ogni sorta. Discriminazioni, povertà, ghettizzazione, ma anche droga, malavita, in quest’opera si tocca davvero tutto con estrema concretezza.
Il viaggio di Cayman alla scoperta della sua identità, il suo odio verso gli stregoni sono il mezzo attraverso il quale si raccontano tanti problemi che affliggono anche la nostra società. Le interazioni con gli altri personaggi, che sono davvero tanti, creeranno una serie incredibilmente corale; ognuno ha una storia da raccontare, ognuno ha motivazioni forti che l’hanno portato dove si trova. Ovviamente non si tratta di giustificare comportamenti sbagliati, ma avere un motivo che sottostà alle azioni. Questo fa sì che la violenza, così cruda, così sbagliata e stancante, non sia quantomeno fine a se stessa.
Molto interessante è anche il concetto di magia, il modo in cui nasce e viene sfruttata, ivi compresi i suoi effetti collaterali. Questo argomento viene analizzato e approfondito con attenzione: la magia, per quanto sia un elemento caratterizzante di Dorohedoro, non è un elemento dato per scontato. Il potere magico si differenzia da stregone a stregone e non tutti ne hanno la stessa quantità; questo fa sì che anche tra gli stregoni stessi si creino discriminazioni, pressioni sociali e quant’altro portando i più deboli a cercare vie alternative, scorciatoie, escamotage.
Acquista il manga di Dorohedoro
Dal punto di vista artistico, i disegni di Q-Hayashida sono cupi, nervosi, crudi e cruenti; rispettando perfettamente l’anima della serie, sono in grado di coinvolgere i lettori trasmettendo sensazioni fortissime di angoscia e inquietudine; ciononostante rendono perfettamente anche le innumerevoli gag che permeano l’opera.
L’adattamento anime prodotto da Netflix e realizzato dallo Studio Mappa è abbastanza fedele e riesce a chiudere un primo arco narrativo ma lasciando trama nel suo pieno. Nonostante il notevole successo, purtroppo ancora non si hanno notizie della seconda stagione.
Le principali pecche che ho riscontrato sono la velocità dell’adattamento e la grafica. Infatti, in soli 12 episodi, la serie adatta ben 7 volumi premendo letteralmente il piede sull’acceleratore. Per quanto riguarda la grafica, la serie è realizzata in cel-shading; ammetto che si tratta di un’ottima cel-shading che riesce ad emulare il disegno tradizionale in modo davvero buono… ma è pur sempre cel-shading. Fortunatamente alcune scene particolarmente interessanti, in particolare gli scontri degli episodi finali, credo siano realizzati in animazione tradizionale e sono davvero eccezionali. Sicuramente è una questione di budget, ma essendo dello Studio Mappa avevo ottime aspettative.
In conclusione ho trovato Dorohedoro una serie davvero eccezionale, ideale per gli amanti di seinen cruenti e dalle atmosfere particolarmente cupe, con tanto mistero e tantissimi elementi su cui riflettere.