AnimeeManga.it e Planet manga presentano: Blue Lock

11 Settembre 2021 0 Di Staff

Amici di AnimeeManga.it oggi per la Rubrica Planet Manga vogliamo parlarvi di un titolo che unisce shonen, spokon e survival game: oggi vi parliamo di Blue Lock di Muneyuki Kaneshiro e Yusuke Nomura.

Questa serie è pubblicata in patria dal 2018 da Kodansha sulla sua rivista Shuukan Shounen Magazine, con all’attivo ben 15 volumi già pubblicati.

In Italia la serie è proposta da Planet Manga in una bellissima edizione con sovraccoperta: quest’ultima è opaca, con colori brillanti e che svolge al meglio il proprio compito.

Le copertine al di sotto sono rigide il giusto, proteggendo il volume senza però essere un impedimento per la lettura, pagine che sono di un bianco splendido, piacevoli al tatto, che ai lasciano sfogliare facilmente e rilegare tra loro molto saldamente.

Con queste caratteristiche Blue Lock è proposto al pubblico italiano alla cifra di 7€.

Blue Lock

Blue Lock

Amici, Blue Lock è un incredibile mix tra azione, survival game, calcio e sana follia!
Non avevo mai affrontato la lettura di uno shonen che partendo da uno spokon unisse la tensione di un survival game, in cui però ci si gioca la vita calcistica!

La storia di fondo è estremamente lineare: il progetto Blue Lock vuole creare, attraverso un programma di allenamento specifico, l’attaccante definitivo che possa cambiare le sorti del calcio giapponese.

Già da questo aspetto in poi la serie porta avanti delle idee, dei concetti, sui quali non sono minimamente d’accordo: seguo il calcio da quando ero un bambino, crescendo con la convinzione che è il collettivo che può fare la differenza e non il singolo. Eppure gli esempi portati dalla serie, il modo in cui vengono esposti certi concetti fanno riflettere sul fatto che il fuoriclasse possa fare la differenza in due modi contemporaneamente: da una parte può risolvere la partita, dall’altro può condizionare gli altri positivamente, spingendoli a fare del loro meglio.

Altro concetto espresso sul quale non mi trova d’accordo la filosofia di Jinpachi Ego è l’egoismo puro che deve animare l’attaccante: deve giocare con l’unico obiettivo di fare goal, senza curarsi dei propri compagni né giocando con la squadra. Personalmente credo che un attaccante fuoriclasse possa essere determinate anche nelle dinamiche delle azioni d’attacco, nel fare un assist o semplicemente liberando lo spazio per un compagno. Nel Manga invece il principio è giocare in modo tale da poter segnare: stop!

Nonostante non mi trovi d’accordo, è stato impossibile per me non rimanere affascinato dal carisma di Jinpachi Ego, dal suo essere sopra le righe e sembrare folle, ma in realtà ogni azione, ogni allenamento, ogni dinamica nel Blue Lock è l’esempio di un’attenzione al particolare che delineano una spiccata intelligenza; esempio lampante è il test d’ingresso sottoposto ai ragazzi, il gioco dell’Oni, la cui risoluzione ha qualcosa di geniale e spiazzante.

A tutto questo si aggiungono altri tre elementi che mi hanno fortemente intrigato: protagonista, personaggi e disegni.

Yoichi Isagi è il protagonista che tutti ci aspettiamo da uno spokon, un novello Oliver Hutton (Tsubasa Ozora per i puristi) che gioca a calcio pensando anche ai suoi compagni, al collettivo. Confrontandosi con il pensiero di Jinpachi Ego scopre quanto il suo pensiero sia nettamente agli antipodi rispetto a quello del folle coach, eppure c’è una parte dentro di sé che le accoglie, che desidera percorrere quella strada.
Questo aspetto è fondamentale, tanto che questa parte avrà una definizione già nei capitoli successivi, legandolo ad un altro personaggio che sarà un compagno di Yoichi.

Quindi in questa serie ci troviamo di fronte ad un personaggio che dovrà cambiare profondamente per raggiungere il proprio obiettivo, un cambiamento ben più profondo di quanto normalmente avviene ad un protagonista shonen che spesso deve solo potenziarsi; inoltre il lettore sarà spinto a dubitare che sia uno stravolgimento, perché forse in Yoichi (e potenzialmente in ogni fuoriclasse) c’è già quel seme di…vedremo cosa nel corso della serie.

Passiamo poi all’elemento dei personaggi mostrati: per quanto il primo volume sia puramente introduttivo, anche i personaggi solo accennati hanno il loro peso specifico nella serie, partendo naturalmente da Anri Teieri e Jinpachi Ego, passando poi per gli altri aspiranti fuoriclasse che parteciperanno come Yoichi al Blue Lock come Kira, il giovane talento del calcio giapponese con il quale il protagonista farà subito amicizia. Il colpo di scena del secondo capitolo sarà micidiale e metteranno a nudo tanto la sua natura quanto quella di Meguru Bachira, che sto adorando!

Ultimo aspetto caratteristico che mi ha preso tanto è, come accennavo prima, il disegno: il tratto di Yusuke Nomura sembra essere unico ed al tempo stesso già visto! Nel character design dei personaggi ci vedo un po’ di Tite Kubo (Rensuke Kunigami somiglia tantissimo a Ichigo), un po’ di Kazuma Kondo di Eureka Seven ed un pizzico di Atsushi Ohkubo…ma senza qualcosa di preciso o meglio di così evidente da fare “gridare” alla fortissima ispirazione.

Un tratto preciso, marcato, con una approfondita cura del particolare, che riesce a rendere benissimo il movimento e fortissimo nelle espressioni facciali! Un disegno davvero accattivante che convince e riesce a reggere la forza della tensione del manga.

In definitiva Blue Lock è una serie sorprendente che ha tutto per essere una rivelazione, che stravolge gli spokon calcistici con una commistione di generi che dà alla luce un’opera davvero accattivante e particolarissima!