Combattler V
18 Dicembre 2014La storia di Combattler V si svolge nel 2013, quando l’umanità intera viene messa alla prova da una minaccia spietata e terrificante!
Trama
Dal lontano pianeta Campbell, infatti, arriva un’orda di invasori alieni che, guidati dal generale Malik (Garuda), attacca il pianeta Terra con l’intento di assoggettare l’umanità al volere della grande madre Oreana. Per raggiungere il proprio intento Malik può disporre di schiavi alieni, trasformati in esseri robotici giganti. Il genere umano però non è completamente indifeso in quanto il professor Stevens (Dottor Nanbara) anni prima, aveva previsto l’arrivo di una razza aliena e si era preparato alle loro eventuali intenzioni ostili creando il Combattler V, un gigantesco robot che sfrutta l’energia elettromagnetica. La caratteristica peculiare del robot, oltre alla sua fonte energetica, è di essere composto di 5 veicoli diversi ovvero:
- Veicolo 1 – Jet da combattimento (testa del Combattler)
- Veicolo 2 – Distruttore da combattimento (torace e braccia)
- Veicolo 3 – Carro armato da combattimento (busto)
- Veicolo 4 – Combattente Marino (gambe)
- Veicolo 5 – Veicolo da combattimento (piedi)
Per pilotare i cinque veicoli il professor Stevens ha reclutato persone fuori dal comune. I piloti, infatti, sono stati scelti in base ai loro talenti, i migliori nel loro campo, e che potessero per questo interfacciarsi e sincronizzarsi al meglio con i veicoli assegnatigli. Per questo i piloti del Combattler V sono:
- Roy Lambert (Hyouma Aoi) – Pilota del Jet da combattimento, pilota di moto e auto e appassionato di alta velocità;
- Furio Batler (Juzo Naniwa) – Pilota del Distruttore da combattimento, cecchino straordinario e campione olimpico;
- Gonghi Kasuki (Daisaku Nishikawa) – Pilota del Carro Armato da combattimento e Judoka eccezionale;
- Maggie Stevens (Chizuru Nanbara) – Pilota del Combattente Marino e nipote del Professore;
- Jolly Lynch (Kosuke Kita) – piccolo genio e inventore di fama internazionale.
I cinque ragazzi saranno così chiamati a contrastare le armate Campbelliane e portare di nuovo la pace sulla Terra, ma le strategie e la crudeltà degli invasori metteranno a dura prova i nostri eroi!
Scheda
Scheda Anime
Titolo Originale | Robot Superelettromagnetico Combattler V |
Autore | Saburo Yatsude manga |
Regia | Tadao Nagahama |
Regia Episodi |
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Soggetto |
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Sceneggiatura |
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Character Design |
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Mecha Design |
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Studio |
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Musiche | Hiroshi Tsutsui |
Episodi | 54 (completa) [Vai a lista Episodi] |
Reti Italiane |
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Recensione
Amici questa serie è senz’altro una di quelle che hanno fatto giustamente storia. Ovvio però che, guardato con gli occhi di un appassionato contemporaneo, la serie perda parte del proprio fascino e mostri dei punti deboli che ne minano la bellezza complessiva.
Bisogna subito precisare che Combattler V non è la classica serie nella quale l’invasore alieno giunge sulla terra per conquistare e basta; in questo caso il nemico invasore sfrutta dei piani subdoli e meschini e mostrerà una tale crudeltà da lasciare allibiti. Nonostante sia una serie per ragazzi, gli espedienti e i mezzi usati dai campbelliani sono crudeli e lasciano davvero di stucco. Usano gli esseri umani come schiavi senza alcuna pietà, non esitano a torturarli, mutilarli, sfruttarli per poi ucciderli, usano il ricatto, l’intimidazione, i bambini, le malattie e tanto altro; inoltre non mostrano neanche pietà tra di loro e sono pronti a pugnalarsi alle spalle senza il minimo dubbio. In questo senso gli unici nemici a mostrare un minimo di umanità sono Marzia (Miia) che agirà solo per il proprio amore nei confronti del proprio generale Malik, che la ricambierà anche se troppo tardi e si mostrerà verso la fine della sua saga molto più umano del suo arrivo, disposto a seguire un codice d’onore e cercando la redenzione. Diversa invece l’Imperatrice Janera, la cui crudeltà sarà tale da lasciare sconcertato il suo stesso sottoposto Valkimer. Altro bel pregio sono i personaggi che hanno i loro pregi ma soprattutto i loro difetti: il professor Mirabilius (Professor Yotsuya) ad esempio è un’alcolista e in più occasioni il suo vizio mette a repentaglio la salvaguardia del Combattler e dei suoi piloti. Maggie ha un problema cardiaco (di cui non è al corrente nessuno) e decide di voler combattere per lasciare qualcosa di se ai posteri; Roy si lascia guidare dai propri istinti e dalla propria testardaggine, mentre Furio a volte sembra quasi completamente insensibile e cinico. Gonghi a volte e troppo remissivo mentre Jolly per quanto genio, resta pur sempre un bambino. Gli scontri e le difficoltà pero, metteranno tutti sullo stesso piano e permetteranno loro di crescere e migliorarsi, confrontandosi con i membri della squadra e con loro stessi; il finale è l’emblema di questa crescita e renderà tutto migliore. La storia contiene inoltre degli elementi che fanno riflettere: uno di essi è l’identità, cosa ci rende ciò che siamo e cosa ci differenzia dalla massa. Già la scelta dei piloti è significativa in quest’ottica, persone fuori dal comune poiché eccezionali in quello che fanno, e che riescono a mantenere la loro unicità. Gli esseri umani verranno fuori nelle difficoltà più grandi, appianando gli interessi personali e le paure per andare avanti, e la stessa sorte toccherà anche ai nemici; in particolare Malik verrà messo a dura prova dalle sconfitte e dalla sua natura (che non voglio svelare) e che lo porterà a metter in gioco tutto ciò che ha realizzato. Può un ideale condizionare ciò che siamo? La definizione di noi stessi può venire da un fattore esterno al nostro io? Combattler V mette di fronte anche a questo interrogativo. Passiamo ora a dei punti dolenti, parzialmente accettabili. Per uno spettatore moderno, guardare 54 episodi nei quali l’80% delle volte accadono sempre le stesse cose…beh è davvero scocciante! Nonostante possa comprendere le motivazioni dell’epoca della sua creazione, adattata ai tempi moderni questa serie può aver bisogno anche di 24 – 26 episodi per potersi esprimere al meglio. Altro elemento negativo la realizzazione dei combattimenti, che presentano quasi sempre le stesse tavole, soprattutto nell’attacco finale del robot. Nelle scene precedenti vediamo il Combattler ridotto a un rottame ambulante e l’attimo dopo, integro, come appena uscito dall’hangar. I mostri sono molto simili tra di loro e troppo “terrestri” nel senso che presentano mostri alieni di galassie lontane….simili per non dire identici a elefanti o serpenti giganti; questo è troppo ridicolo, anche per una serie dell’epoca. Infine, ma non per importanza, il finale: tutto l’episodio finale è un continuo colpo di scena dietro l’altro, realizzati anche nei migliori dei modi e addirittura posso anticiparvi (o ricordarvi) che il piano dell’imperatrice Janera va in porto; resasi conto di non poter ottenere il dominio sul pianeta terra, decide di distruggerlo e i nostri paladini non hanno più energie per contrastarla. Sembra un finale epico, con i protagonisti che con le loro ultime coraggiose parole, lasciano un messaggio allo spettatore, messaggio di speranza e d’orgoglio per la loro natura di esseri umani. Ma nel momento più bello…tutto rovinato. Certo non sarei stato pienamente d’accordo nel vedere 54 episodi di sacrifici e sofferenze terminare in una terribile disfatta, ma non si può risolvere una serie in quel modo, barbaro e senza criterio. Tutti gli sforzi e la trama stessa perdono ogni suo fondamento, e che portano lo spettatore inesorabilmente alla domanda “Fosse accaduto prima, mi sarei risparmiato di vedere tutti questi episodi”. Un peccato troppo grande perché possa essere perdonato!
Detto questo Combattler V resta una serie storica, con un Mecha Design innovativo e accattivante, con tanti lati positivi, ma con alcune pecche che la rovinano inevitabilmente, a prescindere se la si guardi con occhi nostalgici oppure da osservatori dei giorni nostri.