Dead Account
4 Febbraio 2025Cosa succede agli account social delle persone decedute? Se non scompaiono…abbiate paura! Scoprite perché in Dead Account!
Trama
Souji Enishiro è un MyTuber molto famoso nel web con il nome di Aoringo! La sua peculiarità è essere un flamer, ovvero un vero e proprio attaccabrighe che in cambio di interazioni e like, si spinge ad azioni violente contro altri personaggi famosi.
Ovviamente così come esistono persone che apprezzano e lo seguono, ci sono altrettante persone che lo detestano e che non si privano di esprimergli il loro disprezzo, al quale Aoringo risponde con la massima superficialità.
La realtà però è diversa: Souji ha una sorella minore, Akari, che è in ospedale a causa di una malattia grave che potrebbe essere risolta soltanto con un intervento da fare in America. Soli e senza la possibilità di lavorare, il ragazzo ha deciso di abbandonare la scuola e trovare un metodo per guadagnare il denaro necessario per salvare la vita della sorella, trovando la soluzione nel web.
Souji soffre molto sia per quello che fa sia per l’immagine di sé che restituisce agli altri ma la salvaguardia della sorella ha la precedenza su tutto.
Un giorno il ragazzo riceve la visita di un ragazzo in uniforme che senza giri di parole lo aggredisce; Souji scappa riuscendo a capire che non è lui l’oggetto dell’attacco bensì…il suo smartphone.
Nel corso della colluttazione, vista la reticenza del ragazzo visto l’attaccamento con lo strumento che gli permette di restare in contatto con la sorella in ospedale, il misterioso aggressore gli svela la verità: Souji non sta parlando con la sorella, in quanto quest’ultima è morta mesi fa!
Un’oscura presenza aleggia intorno al ragazzo che potrebbe avere anche le capacità necessarie per abbatterla.
Scheda
Scheda Manga
Titolo Originale | Deddo Akaunto |
Autore | Shizumu Watanabe |
Editore | Kodansha |
Editore Italiano | Planet Manga |
Tankobon | 9 (in corso) |
Tankobon Italiani | 1 / 9 (in corso) |
Genere | Shonen |
Storia Editoriale
Dead Account viene pubblicato per la prima volta nel Gennaio del 2023 sulla rivista Shuukan Shounen Magazine di Kodansha. Ad oggi la serie conta 9 volumi ed arriva in Italia per Panini Comics in edizione con sovraccoperta.
Quest’ultima è molto bella, con ottima gradazione di colori e ottima consistenza. Le copertine al di sotto sono rigide il giusto e proteggono egregiamente un volume dalle pagine piacevoli al tatto, facili da sfogliare e rilegate saldamente.
A queste caratteristiche Dead Account è proposta al pubblico italiano al costo di 7€ a volume.
Recensione
Amici, Dead Account è una serie in pieno stile shonen che sembra essere la commistione di alcuni dei titoli più celebri e rappresentativi del genere, con un tocco di contemporaneità interessante.
Se dovessi dirvi che Dead Account spicca per originalità, vi direi una grandissima sciocchezza: il protagonista da shonen puro scopre avere dei poteri medianici soprannaturali straordinari, dovrà frequentare una scuola di arti occulte per poter imparare a padroneggiarli e scovare chi gli ha rovinato la vita, sfruttando il suo strumento canalizzatore della sua forza: lo smartphone.
Volete che non manchi, in questo mix tra Jujutsu Kaisen, Shaman King e Bleach dei compagni sui generis e un maestro assolutamente assurdo dal potere incredibile?
Assolutamente no! Quindi, perché dovreste leggere questa serie? Beh di motivi ce ne sono: partiamo col dire che se ci si distacca dal confronto iniziale che la serie vi farà scaturire naturalmente, assume la propria identità, grazie ad un setting ben preciso, personaggi dal forte carisma, dalla carica e le motivazioni del protagonista, il ruolo centrale dei social network e degli smartphone e il tratto di Shizumu Watanabe.
Souji è un personaggio che imparerete subito ad amare per la sua devozione nei confronti della sorella e riuscirete facilmente ad empatizzare con il suo dolore, la voglia di vendicarsi e ammirerete la sua determinazione, che passa anche da un rendersi conto di non essere all’altezza del compito.
Da buon protagonista shonen, però, ha un potenziale inespresso enorme ed il confronto con i compagni, Kasubata in primis, gli permetteranno di crescere e migliorare.
Il primo volumi ci introduce mondo narrativo, tecniche e personaggi, con un Yoimaru Asaki che promette di essere un personaggio riconoscibilissimo come Satoru Gojo o Kakashi, senza però spiccare per appeal o carisma magari, ma che dimostra di essere davvero pronto a tutto, oltre ad una forza che potrebbe essere spaventosa.
L’aspetto che più mi affascina è il concetto di base: se nel passato i fantasmi si legavano ad oggetti o luoghi, a causa del loro risentimento o alla sensazione di incompiutezza prima della loro dipartita, al giorno d’oggi parecchi di essi si legano agli oggetti con il quale passano la maggior parte del loro tempo, cioè gli smartphone. Da ciò ne consegue tutto ciò che vediamo nella serie che, attraverso un primo volume bello ricco, invoglia il lettore a saperne di più.
Dal punto di vista puramente artistico, lo stile che abbiamo potuto apprezzare in Real Account (che dimostra anche quanto sia caro all’autore questo tema) di Shizumu Watanabe qui è ancora più bello.
Tratto deciso ma non sporco, design accattivante a 360 gradi ed una meticolosità che colpisce in ogni tavola, sia quando impiegata in una scena concitata per un combattimento sia in una tavola che descrive una conversazione tra personaggi.
Le tavole sono ben organizzate con scontri resi davvero molto bene, fluidi e avvincenti.
In definitiva Dead Account è una serie che per chi è appassionato di shonen avrà un sentore di “more of the same” soprattutto all’inizio ma consiglio vivamente di lasciarsi andare alla lettura, concentrarsi sul mondo narrativo in cui si troverà Souji, seguendo il suo viaggio verso la verità.