Sanda

18 Aprile 2024 0 Di Hiruma

Se il Natale venisse quasi dimenticato e un giorno tu scoprissi di essere Babbo Natale, cosa faresti? Dall’autrice di Beastars, Paru Itagaki, ecco a voi Sanda!

Sanda

Sanda

Trama


Giappone 2080, la natalità è in drammatico declino ha costretto lo Stato ad avviare politiche relative ai minori sono molto rigide, arrivando persino a organizzare matrimoni combinati sin dall’infanzia. In questo mondo il Natale è una tradizione dimenticata e Babbo Natale un è considerato un personaggio leggendario.
In questo contesto troviamo Sanda Kazushige, uno studente delle scuole medie con un curioso destino ad attenderlo. La sua vita, infatti, cambia drasticamente quando, il 25 dicembre, la sua compagna di classe, Fuyumura Shiori, rompe un antico sigillo su di lui. Il ragazzo si trasforma, così, proprio in Babbo Natale scoprendo di poter controllare questa trasformazione in modo decisamente particolare.
Tuttavia, cosa ha spinto Fuyumura a rompere il sigillo, cosa ne farà Sanda di questo nuovo potere e, soprattutto, da dove arriva? Che il Natale stia per tornare?

Schede


Scheda Manga

Titolo Originale Sanda
Autore Paru Itagaki
Editore Akita Shoten
Editore Italiano Planet Manga
Tankobon 13 (in corso)
Genere Shonen
Anno 2021

Recensione


Amici, che dire… ecco la nuova sorpresa di Paru Itagaki. Dopo Beastars a cosa avrebbe potuto dare vita? Come avrebbe impostato la sua nuova serie ad ampio respiro? Abbiamo letto Beast Complex, Parno Graffiti, Bota Bota, ma si trattava di prodotti episodici, autoconclusivi. Ed eccoci qui, invece, con una nuova serie che è qualcosa di veramente inconcepibile.
Dimenticatevi gli animaletti kawaii ed anche quelli feroci, prendetevi le tematiche socio-antropologiche e, per finire, scegliamo un personaggio chiave: Babbo Natale!
Ebbene, così Itagaki-sensei ha dato il via al suo nuovo capolavoro.
Se non si fosse capito ancora, Sanda mi ha colpito davvero tanto: già solo i primi 3 capitoli sono riusciti a mostrarmi le enormi potenzialità di quest’opera e a farmi capire quanto sarà densa.
Già dalla trama, apparentemente senza né capo né coda, vediamo emergere un problema estremamente grave e attuale in Giappone (ma anche in Italia): la denatalità. Ma questo ne genera altri al pari delle strategie per arginarlo. La politica, infatti, ha creato una struttura legislativa talmente iperprotettiva nei confronti dei minori da generare, di contro, una sostanziale incapacità educativa: i minori sono oro per lo stato e loro ne sono consapevoli, per questo possono fare tutto senza subire conseguenze.
Ma che centra Babbo Natale in tutto questo? Qui si aprono tematiche che vanno dall’importanza di sognare, al capire sé stessi, il proprio ruolo nella società, ma anche accettare i cambiamenti del proprio corpo e della propria mente e tanto altro.
Babbo Natale, colui che realizza i desideri, colui che mantiene sempre una promessa fatta, ma anche colui che porta i regali solo ai bambini che si comportano bene. E qui ritorna la questione educativa.
Insomma vi basteranno solo i primi capitoli per ricevere tutti questi input e non solo.
Tutto è poi condito dal tratto distintivo della sensei Itagaki. Le sue linee marcate e taglienti trasmettono forza e dinamicità grazie anche alle ottime scelte registiche, sia se pensiamo alle inquadrature che all’organizzazione della tavola. Certo, come abbiamo visto in Bota Bota, alcune problematiche che erano ben celate disegnando animali antropomorfi in Beastars, saltano all’occhio nel vedere le figure umane. Ma è cosa da poco rispetto alla potenza narrativa che dimostra.
Quindi non vi resta che tuffarvi nel mondo di Sanda e riscoprire il Natale insieme al Giappone del 2080!