Maboroshi

7 Marzo 2024 0 Di Hiruma

Una città sospesa tra realtà e illusione, bloccata con i suoi abitanti un inverno senza tempo: ecco Maboroshi, un film sull’amore, la vita e l’esistenza stessa!

Maboroshi

Maboroshi

Trama


Masamune Kikuiri, un ragazzo di 14 anni, è imprigionato nella sua città natale, Mifuse, insieme ai suoi cari, i compagni di scuola e tutti gli abitanti della città. Tutto ha inizio con un incidente devastante all’acciaieria locale, fonte di sostentamento per la maggior parte degli abitanti. I fumi dell’altoforno, come lupi nel cielo, sembrano richiudere le misteriose e spaventose crepe che, dal giorno della tragedia, si aprono sempre più frequentemente nel firmamento.

La popolazione è divisa tra chi pensa ad una benedizione divina e chi, invece, ad una punizione; ma il destino è unico per tutti: bloccati in un eterno inverno che congela persino i sentimenti più intensi. Masamune, sospeso tra l’amore per Mutsumi e l’incontro con la misteriosa Itsumi, ragazzina trovata nell’altoforno che sembra non aver mai conosciuto la civiltà, si trova a fronteggiare un confine sottile tra realtà e illusione.

Nel venire a capo dei misteri che avvolgono la città di Mifuse, il giovane Masamune si troverà a fare i conti con il significato autentico sull’amore, sulla vita e persino sull’esistenza stessa.

Schede


Scheda Film

Titolo Originale Inu-ō
Regia Mari Okada
Soggetto Mari Okada
Sceneggiatura Mari Okada
Musiche Masaru Yokoyama
Studio MAPPA
Distribuzione ITA Netflix
Anno 2023

Recensione


Amici, Maboroshi è un film così forte e sorprendente, ma al contempo delicato, da lasciare senza fiato. La grandissima Mari Okada riesce come sempre a stupire grazie a una storia unica, in grado di emozionare e spingere alla riflessione su temi estremamente profondi, intimi e delicati.
Ogni volta ho la sensazione che abbia raggiunto l’apice e poi mi trovo una nuova perla.
Con Maboroshi, la sensei tratta, su tutti, il tema dell’esistenza, di cosa significa essere vivi. In un mondo bloccato nel tempo e nello spazio, sospeso tra realtà e illusione, è inevitabile domandarsi: ma io sono vivo? E per dimostrarlo, o forse per convincersene, si fa di tutto.
È questa la condizione in cui vivono Masamune, i suoi amici e gli abitanti di Mifune: bloccati nella loro età senza possibilità di crescere, di invecchiare, di… cambiare?
Difficile immaginare, e un po’ anche empatizzare con personaggi in questa condizione sospesa, in questo limbo in cui non sai se esisti o meno, in cui non sai se provi amore, odio, dolore… se senti gli odori, se percepisci davvero ciò che ti circonda o se te ne stai solo illudendo. Eppure, in questo stato di atarassia, le emozioni emergono con forza, con prepotenza travolgendo lo spettatore.
Le dinamiche tra gli adulti, quelle tra i bambini, tutto è così forte, intenso e vero che pensare che sia tutta un’illusione è follia. Bellissima è la crescita dei personaggi che si esplicita in una presa di coscienza di sé, del proprio modo di vivere, delle proprie prospettive.
Straordinaria è poi la figura di Itsumi, essenza di semplicità e purezza che rappresenta a tutti gli effetti l’essenza della vita, che nella sua unicità riesce a dare un senso di universalità.
Tutto ciò è condito da disegni bellissimi e animazioni eccezionali; ma non ci si aspettava altro dallo Studio MAPPA. La fluidità e la naturalezza dei movimenti, uniti all’attenta cura dei dettagli caratterizzano questo lungometraggio accompagnato da emozionanti musiche che scandiscono il ritmo della narrazione.
In conclusione non posso che consigliare Maboroshi a tutti: è un film trasversale, unico ed emozionante che vi rapirà il cuore e vi farà interrogare sulla vera essenza della vita.

Trailer