The First Slam Dunk

25 Maggio 2023 0 Di Hiruma

Dopo 26 anni dalla conclusione del celebre manga, ecco a voi The First Slam Dunk, il primo film della serie scritto e diretto dallo stesso Takehiko Inoue!

The First Slam Dunk

The First Slam Dunk

Trama


The First Slam Dunk racconta la storia di Ryota Miyagi, il fulmine dello Shohoku, playmaker della squadra. Il suo vissuto, mai approfondito ma solo accennata nel corso della serie principale.
Nel corso della partita contro i colossi del Sannoh, che segna il climax di Slam Dunk, scopriremo come il diciassettenne di Okinawa si è avvicinato al mondo del basket. Scopriremo il perché del doppio polsino, del numero 7 e del suo essere scapestrato.

La partita più emozionante dell’intera serie si rivelerà nell’occasione di riscatto perfetta per superare tutto ciò che Miyagi ha lasciato in sospeso e irrisolto per anni ed anni.

Schede


Scheda Film

Titolo Originale THE FIRST SLAM DUNK
Regia Takehiko Inoue
Soggetto Takehiko Inoue
Sceneggiatura Takehiko Inoue
Musiche
  • Satoshi Takebe
  • Takuma
Studio
  • Toei Animation
  • Dandelion Animation Studio
Distribuzione ITA AnimeFactory
Anno 2022

Recensione

The First Slam Dunk by Hiruma

Amici, questa volta la recensione avrà un tono ben più personale del solito in quanto Slam Dunk è una delle mie serie preferite, la prima serie completa che, anni orsono, acquistai in blocco.
Da persona pacata, quasi zen, non mi esalto mai nemmeno soffrissi di atarassia; ma questo film… è qualcosa di superiore.

Ma prima di farmi prendere dall’emotività, vediamo un po’ di che parliamo in maniera un po’ più oggettiva. The First Slam Dunk è il primo film della serie scritto diretto dallo stesso Takehiko Inoue che pubblicò l’opera dal ’90 al ’96. Con il film, il sensei si propone, e riesce, ad approfondire l’unico membro del quintetto base di cui non era stato raccontato il passato, il playmaker Ryota Miyagi. Nel film vediamo il difficile e commovente vissuto del ragazzo di cui abbiamo avuto solo un minimo accenno durante la serie. Viene ampiamente spiegato il suo carattere spigoloso, i motivi che lo portano ad avere un rapporto di amore e odio per il basket su cui evito di soffermarmi per evitare spoiler; ma soprattutto vediamo la crescita e il riscatto di un personaggio per il quale quella partita, Shohoku vs. Sannoh, ha un significato ben più profondo di quanto ci si possa aspettare. E questo non solo per lui, ma per tutti i personaggi, nuovi e non, che vengono presentati.
Se Shohoku vs. Sannoh rappresentava già il climax dell’intera serie, questo film la rende ancor più esaltante.

Ebbene ogni azione, ogni passaggio, ogni tiro, tutto, ma veramente tutto in questo film fa entusiasmare al punto da invogliare chiunque a giocare a basket, a prendere un pallone e provare a tirare. Le emozioni che mi ha trasmesso sono intense e fortissime alternando paure, angosce e malinconie del passato di Miyagi con l’adrenalina della partita. Forse quest’ultima viene un po’ troppo rallentata dalla narrazione del passato del playmaker che, tuttavia, rappresenta la vera storia che il film racconta e che viene inframezzata dal presente, ovvero la partita stessa, necessaria per aumentare il ritmo.

Tecnicamente parlando… beh… la CGI non mi piace, si sa; penso che animato tradizionalmente sarebbe potuto essere ancora migliore, è vero; ma devo ammettere che le animazioni sono eccellenti e contribuiscono tanto ad entrare nella partita vivendola quasi sentendosi in campo. Quello che proprio non mi piace è la colorazione le cui luci e ombre sfumate rendono i personaggi molto finti. Ciononostante il lungometraggio è talmente potente che questi sono davvero dettagli: credo di non essermi mai emozionato tanto.

Bellissimo anche il doppiaggio, fa strano sentire la fedeltà ai dialoghi e alle pronunce originali che, ovviamente, si distaccano molto dagli adattamenti degli anni ’90 a cui ero abituato. Ma onestamente, persino questo passa in secondo piano. Regia e sceneggiatura sono così belle e comunicative che mi sarei goduto il film anche muto (anche se le musiche fanno il loro bel lavoro ahaha).

Insomma che dire, vedete The First Slam Dunk alla prima buona occasione se ancora non lo avete fatto e godetevi lo spettacolo anche se non conoscete la serie (ma sappiate che poi la vorrete recuperare ad ogni costo).

by Akumetsu

Amici, The First Slam Dunk è assolutamente, sicuramente e meravigliosamente un capolavoro!
In questo Film d’Animazione Takehiko Inoue è riuscito a narrare una storia meravigliosa, intensa, realistica ed incredibilmente coinvolgente, innestandola in uno dei momenti più epici della serie originale, ovvero la partita alle nazionali contro gli imbattibili giocatori del Sannoh.
La storia nuova narrata dal sensei Inoue, che da sempre avrebbe voluto raccontare, è un approfondimento sul passato di Ryota Miyagi, su ciò che l’ha condotto a quella partita, su tutto il carico emotivo che ha dovuto portare sulle sue spalle e nel suo cuore; la narrazione, portata avanti con dei flashback, ci mostra com’è nata la sua passione per il basket, cosa ha dovuto subire pur di portare avanti la sua passione, quanto ha dovuto soffrire per ritagliarsi non solo il suo posto nello Shohoku, ma a anche e soprattutto nel mondo.
Non vi nego che ci sono stati momenti in cui mi sono commosso, grazie ad una storia ed una narrazione che vi farà vivere la sua storia come quella del vostro migliore amico.
Se a questo poi aggiungete la magnifica, epica partita contro il Sannoh, beh, chi conosce Slam Dunk può immaginare tranquillamente quanto può aumentare il livello di emozione che lo spettatore potrà vivere.
Credetemi quando vi dico che, nonostante io sapessi cosa sarebbe accaduto e a cosa avrei assistito, sotto questo punto di vista, non ho potuto fare a meno di “sentire” la partita, patendo ogni punto subito, ogni azione, ogni dimostrazione di superiorità degli avversari di Hanamichi & Co., così come ho gioito per ogni canestro fatto, esaltato per ogni azione, goduto per ogni presa di posizione dei protagonisti ed entusiasmato oltre ogni limite nell’azione finale della partita.
L’unica vera pecca che ho trovato al Film dal punto di vista narrativo, è la dilatazione della partita che, per uno spettatore che non conosce Slam Dunk, potrà risultare forse troppo frammentaria soprattutto in alcuni frangenti in cui, tra un flashback l’altro, intercorrono pochi frames.
Dal punto di vista tecnico la computer grafica utilizzata non mi ha fatto piacere guardando i trailer, però devo dire che si nota prepotentemente nel match ma poco invece nelle altre scene, ma con il tempo mi ci sono abituato tranquillamente e non mi ha rovinato in alcun modo l’esperienza complessiva anche se, sicuramente, qualora il Film fosse stato realizzato con animazione tradizionale, mi avrebbe fatto molto più piacere, facendolo diventare un vero tesoro pregiato.
Per ciò che concerne il doppiaggio, non posso negarvi che mi è venuta una stretta al cuore non ascoltando gli storici doppiatori dell’Anime che tanto mi hanno fatto divertire, così com’è stato strano non notare quell’adattamento dei doppiaggi molto liberi; è altrettanto vero che capisco perfettamente non solo la scelta fatta di restare fedeli al prodotto originale, motivo per cui sono stati scelti anche dei nuovi e più giovani doppiatori.
In definitiva The First Slam Dunk è per me un Film d’Animazione da vedere assolutamente per tutti gli amanti degli spokon e delle storie mature, che farà sicuramente impazzire i fan della prima ora della serie originale, ma si presta anche alla visione e apprezzamento da parte dei neofiti che molto probabilmente ne resteranno affascinati.

Trailer