Choujin X

28 Marzo 2023 0 Di Akumetsu

Se poteste avere un super potere, quale sarebbe? E se ne acquisiste uno che rifletta il vostro animo, per scoprire che non vi piace, come reagireste? Scoprite l’esperienza di Tokio in Choujin X.

Choujin X

Choujin X

Trama

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Il mondo è stato completamente sconvolto dalla nascita dei Choujin, esseri umani dotati di superpoteri.

A causa delle loro incredibili capacità il mondo intero è stato totalmente rivoluzionato, portando all’abbandono del concetto di nazioni per abbracciare quello di province autonome; questo perché ogni territorio ha avuto dei superumani a loro protezione, portando quindi a situazioni sempre più complesse e delicate.

Non è ancora chiaro come sia possibile diventare dei Choujin, se sia un qualcosa d’innato nel genere umano e si può quindi innescare, oppure se è qualcosa d’instillabile artificialmente, motivo per cui la ricerca scientifica è costantemente attiva nello studio dei Choujin, ma al tempo stesso questa situazione contribuisce al caos nella popolazione che vede queste figure come grandi eroi ma al tempo stesso come grandi minacce.

In questo contesto vivono Azuma e Tokio, due liceali che passano le loro giornate cercando di sventare i crimini; Azuma è il figlio di un poliziotto, cresciuto con un fortissimo senso di giustizia che l’ha spinto da bambino a difendere Tokio dall’attacco di alcuni bulli, facendo nascere così nel ragazzo un profondo sentimento di gratitudine e ammirazione ancora vivo nel suo animo.

Tokio non è dotato di grandi capacità fisiche o mentali, però s’impegna con tutto se stesso ad essere il partner ideale per l’amico; proprio per questo motivo, sin da bambino, Tokio è stato soprannominato l’Avvoltoio, che gira intorno al Leone Azuma per approfittarsi dei suoi “avanzi”, vivendo quindi di gloria riflessa.

Un giorno i due sventano l’aggressione di un manipolo di delinquenti che provavano ad insinuare una ragazza; Azuma non solo riesce a prevalere sui tre, ma addirittura spezza gli avambracci del loro capo, che finisce quindi più che malconcio dallo scontro.

In convalescenza, totalmente in preda all’ira, il delinquente viene avvicinato da un uomo misterioso che si offre di farlo guarire totalmente, anzi di farlo tornare più forte di prima; di lì a poco Azuma e Tokio vengono rintracciati dai tre delinquenti: i ragazzi  restano dapprima colpiti dalla miracolosa guarigione del capo, per poi essere totalmente sconvolti quando il suo corpo inizia a cambiare, modificarsi, assumendo una forma quasi gommosa, con la quale può colpire i due ragazzi in maniera imprevedibile.

Dopo i primi attacchi, prima di infierire, il capo dei delinquenti propone ai suoi due sottoposti di farsi la sua stessa iniezione che gli ha donato i poteri di Choujin, ma loro rifiutano, scatenando la sua ira che lo porta ad ucciderli; nella colluttazione le siringhe con il misterioso composto finiscono nelle mani dei due ragazzi che così devono prendere una scelta fondamentale: assumere la sostanza, diventando a loro volta Choujin ma senza sapere a cosa andranno effettivamente in conto, oppure cercare di scappare ignorando le siringhe.

Scheda


Scheda Manga

Titolo Originale Choujin X
Autore Sui Ishida
Editore Shueisha
Editore Italiano J-Pop
Volumi 5 (In Corso)
Volumi Italiani 1 / 5(In Corso)
Genere Shonen

Storia Editoriale

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Choujin X è stato serializzato da Shueisha dal 2021 dapprima sulle pagine della rivista Tonari no Young Jump e in seguito su Shuukan Young Jump, contando al momento 5 volumi pubblicati.

In Italia J-Pop lancia la serie a marzo 2023 in un’edizione davvero di pregio: dimensioni importanti 12.4×18, sovraccoperta lucida, all’interno anche una polaroid con il viso versione Choujin del protagonista Tokio, pagine piacevolissime al tatto, prime di cui a colore in stile fotografia, facili da sfogliare e rilegate saldamente, proposto al pubblico alla cifra di 6,90€.

Recensione

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Amici, Choujin X è una serie con molto potenziale, che si scontra immancabilmente con lo stile narrativo e soprattutto grafico del suo creatore, Sui Ishida, creatore del fenomeno Tokyo Ghoul.

Le battute iniziali della serie, tanto nella presentazione della sinossi quanto nelle battute iniziali, mi ha ricordato tantissimo My Hero Academia, con il mondo sconvolto dalla nascita di esseri umani con superpoteri.

Seppure questo fattore sia comune alle due serie, le intenzioni di Sui Ishida differiscono totalmente da quelle di Horikoshi-sensei, creando invece una serie in cui vige il caos più totale. Nella serie di Ishida-sensei non è ancora chiaro come gli esseri umani possano sviluppare dei superpoteri, i governi non stati in grado di gestirne le conseguenze, e i Choujin sono visti sia come eroi, sia come minacce terrificanti.

Il lettore avrà un’esperienza con i Choujin praticamente sin da subito negativa, vedendo quanto pericolosi e spietati possano essere, ribaltando magari anche la sua sensazione positiva sul possedere dei superpoteri. A queste condizioni la visione negativa di Azuma e Tokio al mondo dei Choujin è comprensibilissima, così come la loro crisi esistenziale nel momento in cui potrebbero diventare proprio come loro.

Molto interessante la reazione di Tokio quando scopre cosa è diventato, così come la reazione di Azuma e tutte le ripercussioni nelle loro vite, così come il gruppo che trama nell’ombra per recuperare le due fiale scomparse, che getta un alone di mistero ancora più oscuro ed intrigante.

Il problema vero e proprio, per me, è insito nello stile di Ishida-sensei: il suo tratto è troppo altalenante, con i personaggi disegnati quasi sempre in maniera diversa nello stile, non nelle espressioni, e non soltanto per stemperare la tensione come in quelle circostanze in cui si realizzano le versioni superdeformed; qui si parla di versioni differenti, a volte totalmente sproporzionate, confuse, con espressioni eccessive, anche nell’organizzazione delle tavole, dei combattimenti, che alternano tavole d’impatto a tavole difficile da capire.

Lo scontro con la donna serpente è ad esempio stupendo, ma bisogna davvero arrivare quasi alla fine del volume per trovare delle tavole “equilibrate e costanti” per più di tre tavole, cosa che mi colpisce negativamente e che mi ha reso la lettura di questo primo volume davvero molto ardua.

In definitiva, se siete fan di Sui Ishida o il tipo di lettore che riesce a soprassedere sull’aspetto puramente estetico per dare importanza alla storia, Choujin X è una serie che sicuramente potrebbe dare non poche soddisfazioni; diversamente questa serie potrebbe risultare abbastanza ostica da digerire, ma le andrebbe comunque data una chance, visto il potenziale.

Recensione