Bota Bota

27 Ottobre 2022 0 Di Hiruma

Ogni volta che vede qualcosa di sporco rischia di morire dissanguata, per questo è soprannominata Bota Bota Girl: dall’autrice di Beastars Paru Itagaki, ecco a voi Bota Bota!

Bota Bota, dall'autrice di Beastars

Bota Bota, dall’autrice di Beastars

Trama


Mako Higari è una ragazza di ventinove anni solare ed energica ossessionata dell’igiene e… dal sesso!
La si potrebbe definire una vera e propria ninfomane se non fosse che, in realtà, non ha mai avuto un rapporto completo. La sua ossessione per l’igiene, infatti, si manifesta ogni qualvolta la ragazza entra in contatto con qualcosa di sporco tanto a livello fisico quanto concettuale. Ebbene, quando ciò accade, inizia a perdere litri di sangue dal naso inondando tutto ciò che le sta attorno. Ma a cosa è dovuta questa assurda ossessione? Riuscirà mai la giovane Mako Higari a liberarsene?

Schede


Scheda Manga

Titolo Originale Bota Bota
Autore Paru Itagaki
Editore Nihon Bungeisha
Rivista Manga Goraku
Editore Italiano Planet Manga
Tankobon Volume Unico
Genere Seinen
Anno 2020

Recensione


Amici, devo dire che la lettura di Bota Bota mi ha decisamente sorpreso, ma non saprei dire se in positivo o in negativo. Ho adorato Beastars e seguo con piacere Beast Complex e certo non mi aspettavo nulla di ciò che ho trovato in questo volume.
Partiamo dalla storia: veniamo catapultati nell’assurda vita della giovane Mako Higari, una ragazza che passa le giornate in cerca di uomini da portarsi a letto ossessionata dal desiderio di avere un rapporto completo. Puntualmente, però, i suoi tentativi falliscono miseramente quando inonda di sangue il suo partner che finisce per fuggire via inseguito da questa ragazza completamente nuda e insanguinata. Una scena tra il ridicolo e il grottesco.
Le cose, tuttavia, si fanno ben più interessanti quando iniziamo a esplorare il passato della protagonista, le motivazioni dietro le sue ossessioni e dietro i suoi problemi. La storia, a quel punto, acquisisce spessore e intensità finendo per essere più volte stravolta con colpi di scena del tutto inaspettati.
Punto dolente è poi il disegno. Elementi grafici che rendevano molto bene nella rappresentazione di animali antropomorfi non hanno lo stesso appeal sugli umani. Il disegno è incerto, l’anatomia si perde in figure talvolta storte o addirittura informi. Insomma al di là di qualche guizzo artistico, nel complesso il disegno non rende giustizia all’interessante storytelling che caratterizza quest’opera.
Chicca finale è un capitolo speciale one-shot a tema… natalizio? Il capitolo ha poi ispirato la nuova serie della mangaka intitolata Sanda.