Sanctuary

Akira Hojo è un giovane e rampante imprenditore, i cui modi gentili e scaltrezza riescono a rapire chiunque.

La polizia di Tokyo però gli è sul fiato sul collo in quanto la sua società, la Hokushokai, sembra essere solo una facciata per i suoi affari da Yakuza.

La verità è proprio questa, ma le capacità di Akira sono tali da riuscire non solo a coprire perfettamente le sue tracce malavitose, ma anche renderlo uno dei membri di spicco dell’organizzazione del crimine Sagara.

Il suo sogno è ambizioso, forse anche troppo, ovvero cambiare totalmente il Giappone per come è, dalle sue fondamenta ma non è solo; il suo profondo desiderio è condiviso dall’amico di sempre Chiaki Asami che, a differenza sua, agisce alla luce del sole come segretario di un politico, intenzionato a scalare la vetta per unire le forze con l’amico Akira nella sua impresa.

Tra intrecci, colpi di scena e tanto cinismo si dipana una storia cruda, violenta, oscura ma anche affascinante ed incredibilmente verosimile, che ci dona un quadro totalmente diverso della vita del Giappone.

Amici, Sanctuary è un capolavoro del manga moderno, una storia dal potere magnetico unico nel suo genere nonostante scavi in una realtà quanto mai cinica e immorale, ma incredibilmente verosimile.

La storia di Sanctuary si basa su di un sogno ambizioso, forse assurdo ma incredibilmente radioso ovvero quello di cambiare il Giappone e renderlo un paese in cui si possa coltivare i propri sogni!

Un discorso fatto tra Akira Hojo ed il suo fedele sottoposto Tashiro è da brividi, ovvero (sintetizzando) che il Giappone è un paese senza eroi, emblema del sogno che diventa realtà, quindi ci si piega al sistema e si finisce per svuotarsi, perdere la propria umanità.

Essere uno Yakuza, per Akira, è il modo più veloce e concreto per ottenere il potere di cui ha bisogno per raggiungere il proprio obiettivo; poco importa se deve macchiarsi le mani di sangue, se deve immergersi in un’oscurità fatta di denaro, depravazione, immoralità, perché il suo sogno e la sua forza di volontà gli permettono di essere incorruttibile.

Stesso discorso, ma con una tonalità diversa, va fatto per Chiaki Asami che scoprirà in prima persona quanto possa essere spiegato il mondo della politica, un mondo in cui vige la legge del più potente, in cui ci si deve sporcare tanto quanto Akira ha fatto per tutta la sua vita.

Anche per Chiaki il fine giustifica i mezzi, affondando sempre di più in intrighi di palazzo, pressioni ed accordi sottobanco, ingoiando amaro pur di scalare la vetta.

Ciò che è magnifico di questa serie è che attraverso gli occhi dei due protagonisti possiamo vedere quanto anche dallo squallore più totale possa nascere un sogno puro, immacolato e quanto la forza di volontà possa rendere possibile anche l’impossibile.

La storia, la cui verosimiglianza è impressionante, è ben strutturata con un taglio cinematografico importante ed una narrazione che mantiene sempre un ritmo serrato, velocizzato da colpi di scena ben piazzati che vi lasceranno a bocca aperta.

I personaggi sono tutti così ben definiti che finirete naturalmente per sentirli vivi, tanto da poterli quasi toccare, sentendovi al centro della storia di Akira e Chiaki.

Tutto ciò e poi supportato da uno stile grafico che è qualcosa di magnifico; la storia così potente di Sho Fumimura, conosciuto da tutti come Buronson (padre di Ken il Guerriero), è disegnata magistralmente dal Sensei Ryoichi Ikegami, il cui stile così verosimile, concreto, rende ogni pagina un ritratto su una realtà che potrebbe tranquillamente essere la nostra.

Le espressioni, la città ricca di luci e ombre, la sessualità, le azioni concitate, i dettagli dei luoghi o dei corpi nudi…ogni singolo aspetto di queste tavole richiamano alla verosimiglianza e avvincono per bellezza estetica e stilistica.

In conclusione Sanctuary è una serie cult, un magnifico seinen che deve far parte delle collezioni di tutti gli appassionati di Manga di un certo livello, adatto ai cuori forti, al lettore maturo, che troverà in questa opera non solo un capolavoro, ma anche un monito!