Hungry Joker

26 Luglio 2022 0 Di Akumetsu

Il potere della scienza può arrestare quello degli dei? Scopritelo in Hungry Joker!

Hungry Joker

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Trama


La storia vede come protagonista Heidi, uno geniale scienziato di soli 14 anni; il suo obiettivo principale è quello di approfondire la conoscenza di una strana mela nera, oggetto estremamente misterioso dalle caratteristiche particolari con cui si è risvegliato dopo un incidente che lo ha privato di tutti i suoi ricordi.

Heidi è così dedito al suo amore per la conoscenza che pensa totalmente fuori dagli schemi, andando oltre convenzioni sociali e rapporti con il prossimo; così il Mecenate che ha riconosciuto il suo genio ha pensato bene di affidargli un’assistente, Chitose Torioji, ragazza ben più grande di lui, impacciata e maldestra ma dal cuore d’oro.

I due saranno chiamati ad investigare sulla scena di un crimine dove è stato ritrovato un cadavere luminescente, proprio come uno degli ultimi e vaghi ricordi dell’incidente di Heidi.

Scheda


Scheda Manga

Titolo Originale Hanguri Joka
Autore Yuki Tabata
Editore Shueisha
Editore Italiano Goen
Tankobon 3 (Interrotta)
Tankobon Italiani 3 (completa)
Genere Shonen

Recensione


Amici, Hungry Joker è un vero e proprio peccato, un’occasione mancata per la realizzazione di una serie unica nel suo genere, avvincente e tutto sommato convincente.

Per quanto la serie sia finita ufficialmente, ciò che magari non sapete è che la serie è stata interrotta in patria a causa della scarsità di vendite a dispetto del capitolo one-shot con cui si era presentata al pubblico, motivando la sua serializzazione.

Il problema però è insito nel fatto che ciò che è stato mostrato nel primo volume, presentato con il titolo Hungry Joker: Case 0 ha una storia e dei personaggi quasi totalmente diversi rispetto a ciò che è stato poi sviluppato. Questa dissonanza, unita ad un ritmo che non è molto serrato nei primi capitoli, ha portato alla perdita di interesse da parte del pubblico.

Personalmente non concordo assolutamente né nella scelta di Shueisha di interrompere la serie, né di impedire a Yuki Tabata di sviluppare il suo progetto originale perché ciò non solo è stato irrispettoso nei confronti del mangaka, ma avrebbe potuto condizionare il prosieguo della sua carriera.

Io stesso, leggendo il one-shot presente nel terzo volume dell’edizione Goen, ne sono rimasto rapito, con un’impostazione forse un po’ più in linea con uno shonen classico, ma decisamente più coinvolgente e d’impatto.

La storia del capitolo autoconclusivo ci mostra un’umanità stravolta da un virus che attacca le cellule animali trasformandoli in creature spietate dalle capacità fisiche straordinarie.

Heidi, in questa storia è più grande d’età rispetto alla sua controparte, ha anche in questo caso un carattere particolare poco incline alla socialità ma un vissuto totalmente diverso in quanto infettato dal virus. Lui però è uno scienziato, una “persona che può trasformare l’impossibile in possibile” e trasformando il suo virus in un’opportunità, riesce ad innescare le capacità mutagene dello stesso quando ne ha più bisogno, seppur con un contraccolpo sulla sua salute, che diventa sempre più cagionevole. Viaggia quindi per il mondo per raccogliere il sangue delle creature mutate per ottenere un campione che possa stabilizzarlo e dargli così il tempo necessario a trovare una cura che possa salvare lui ed il mondo intero, ormai sull’orlo dell’estinzione.

 

Nella versione serializzata e poi interrotta, Heidi è sicuramente più divertente, con un atteggiamento assolutamente fuori dal comune, pronto a tutto per la conoscenza, anche sperimentando su sé stesso, motivo per cui scoprirà di essere compatibile con l’EurekaLa Mela di Newton“, l’oggetto con il quale è stato ritrovato e che gli consente di manipolare la gravità.

Heidi e Chitose entreranno a far parte dei White Joker, gruppo che vuole contrastare i Mavro, vere e proprie divinità che possono sfruttare appieno il potere degli Eureka e che puntano all’estinzione della razza umana.

Nel processo di scoperta di nuovi Eureka, il lettore ha modo di conoscere non soltanto i nemici ma anche nuovi alleati, il che mi porta ad una considerazione: qui vediamo gli albori di Black Clover.

In Hungry Joker infatti vediamo diversi personaggi considerabili come prototipi di quelli sviluppati nella più celebre serie di Tabata, sia esteticamente sia soprattutto caratterialmente, gettando le basi su ciò che avrebbe poi fatto ancora meglio in futuro.

Personalmente stavo apprezzando, non poco, lo sviluppo della trama oltre alla crescita dei personaggi, e la parte finale affrettata, per quanto si sia cercato di creare una specie di finale, getta comunque una terribile ombra sulla serie che risulta purtroppo spezzata.

Tecnicamente parlando ho visto degli ottimi disegni, un character design accattivante, una bella organizzazione delle tavole, dei combattimenti sempre avvincenti e convincenti.

In definitiva Hungry Joker non è una serie che vi posso consigliare, perché è una serie interrotta, che sono convinto potrebbe trovare tantissimi proseliti che si sentiranno amareggiati e delusi proprio come me, sia pensando a ciò che aveva originariamente pensato Tabata, sia a ciò che è poi diventata la sua opera.

Un grandissimo peccato che difficilmente riuscirò a dimenticare!