Belle
15 Marzo 2022Belle è il Film di Mamoru Hosoda in cui si respira un animo molto più occidentale nella forma, restando comunque fedele alla sua narrativa e alla sua etica.
Trama
Suzu è una giovane studentessa orfana di madre, perdita che l’ha pesantemente condizionata nel corso della sua vita modificandone carattere e personalità.
Se grazie alla madre aveva scoperto la passione per la musica ed il canto, la sua perdita e soprattutto il modo in cui ciò è avvenuto l’hanno segnata così nel profondo da azzerare qualsiasi considerazione positiva su di sé, abbandonando poi conseguentemente anche la musica, provando un vero e proprio blocco ogni volta ha provato a farlo.
La sua migliore amica Hiroka, informatica di alto livello, vedendola ormai vivere una vita vuota ed incapace di spingerla a cambiare, le presenta U!
U è un mondo virtuale nel quale, attraverso il riconoscimento biometrico, si può ricreare un avatar conosciuto come As, che differisce esteticamente ma che è in realtà un’altra forma di sé stessi! In questo mondo, parallelo al nostro in cui non ci si può riconoscere, Suzu può reinverntarsi totalmente e così, dopo non poche reticenze, la ragazza completa tutte le procedure per l’acquisizione dei suoi dati ed entra in U, dove guardandosi intorno e sopraffatta dalla bellezza e meraviglia del luogo, inizia senza accorgersene, a cantare.
Quel suo primo passo in U l’ha inconsciamente spinta a lasciarsi andare ma ciò che non può lontanamente immaginare è che le sue doti canore sono notate dagli altri As ed in men che non si dica Suzu, o meglio Belle il suo alter ego, diventano delle vere e proprie star mondiali.
Durante il primo concerto di Suzu/Belle però fa irruzione il misterioso Drago, un essere dalle fattezze bestiali che ha vinto praticamente tutti gli scontri con i suoi avversari e che è braccato dalla Justice, un gruppo di vigilante che lo vuole arrestare e rivelare la identità.
In uno scambio di sguardi Suzu si sente immediatamente affascinata da quella creatura e decide di volerne scoprire di più.
La sua ricerca porterà non solo la ragazza a scoprire una realtà inaspettata ma soprattutto a dover scavare dentro di sé per scoprire per cosa vale combattere e per quale realtà è importante farlo.
Scheda
Scheda Film d’Animazione
Titolo Originale | Ryu to Sobakasu no Hime |
Soggetto | Mamoru Hosoda |
Regia | Mamoru Hosoda |
Sceneggiatura | Mamoru Hosoda |
Studio | Studio Chizu |
Musiche |
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Distributore Italiano | Anime Factory |
Anno | 2021 |
Recensione
Amici, Belle è senza dubbio un capolavoro di Mamoru Hosoda che però, personalmente, ha coinvolto meno dei suoi precedenti lavori, forse per la natura stessa del Film che lascia la connotazione di Film d’Animazione giapponese per aprirsi a connotazioni molto più internazionali.
Belle infatti non è come i precedenti lavori del regista/sceneggiatore, no racconta semplicemente una storia attraverso le vite dei suoi protagonisti con animazioni spettacolari; Belle è strutturato come un Film Disney per intenderci, in cui la sua protagonista anche attraverso le musiche e le sue canzoni, perfettamente calate nel contesto narrativo, favoriscono la scoperta del personaggio e l’avanzamento nella storia.
La parte musicale in questo Film è fondamentale, centrale tanto e forse addirittura più di altre e se la scelta della cantante Kaho Nakamura poteva suggerirne il valore, soltanto la visione del Film può renderci consapevole del peso specifico all’interno di Belle. Le musiche ed i testi delle canzoni sono bellissime e lo dico da non amante del genere, così come d’altissimo livello l’interpretazione della Nakamura, che conferiscono uno spessore ed una carica emozionale al Film pazzesche, riuscendo nell’intento: toccare il cuore dello spettatore.
Ci sono canzoni come Lend me your Voice oppure A million miles away che sono da pelle d’oca già solo ad ascoltarle ma se calate nella scena, nella scelta di Suzu, nello scenario, nella parte specifica del Film che restituiscono un’emozione fortissima, intensa, palpitante, che vi faranno scendere le lacrime prima che possiate rendervene conto.
Musica a parte, la storia di fondo rispecchia quella che è la visione di Hosoda che realizza forse un Film meno corale rispetto ai suoi capolavori assoluti, ma che vedono comunque dei personaggi che cambiano dall’inizio alla fine della pellicola, nessuno escluso e soprattutto la protagonista naturalmente che riuscirà a farci capire anche dei messaggi importanti come l’importanza di credere in se stessi, di provare sempre ad andare oltre le apparenze e le difficoltà, che mettendoci tutto se stessi si potrà sempre avere paura e si potrà fallire, ma si crescerà comunque più forti!
Molto intensi i colpi di scena che si alternano tanto nella vita reale quanto in U, riuscendo sistematicamente a ribaltare qualsiasi convinzione e/o teoria che lo spettatore si era fatto fino a quel momento, anche in questo rispecchiando pienamente lo stile di Hosoda-sensei.
Ciò che non ho veramente apprezzato in realtà è la sua somiglianza, in alcuni momenti e aspetti sfacciata, con La Bella e la Bestia della Disney.
Hosoda mi ha abituato a opere assolutamente uniche, sotto tutti i punti di vista, mentre in questo caso questa unicità non solo non è presente, ma è anche palesemente confrontabile con altro. Già di per sé non avevo apprezzato la scelta di affiancarsi alla figura di Jin Kim, Character Designer delle ultime pellicole Disney tra cui Frozen perché temevo che si potesse contaminare troppo, cosa che è successo. Belle ed Elsa si assomigliano tantissimo, ed è un peccato che si possa perdere il focus sul Film avvicinandolo o accomunandolo ad altro.
Oltre a questo si aggiunge una parte centrale che vede Suzu e Hiroka cercare e trovare il covo del Drago che, da quale momento in poi, diventa per me La Bella e la Bestia vista da Mamoru Hosoda, vicinissimo all’opera Disney e che differisce unicamente per quale particolare, si importante, ma davvero poco.
Questa vicinanza mi ha lasciato e mi lascia ancora adesso interdetto, confondendomi al punto tale da farmi temere di non star vedendo una versione riveduta del capolavoro Disney, cosa che mi avrebbe fatto infuriare non poco.
Dal momento di massima vicinanza con il Film Disney però poi la storia cambia radicalmente e torna prepotentemente sui binari della cinematografia di Hosoda-sensei, vedendo la forza emotiva, la maturità dei protagonisti prendere il sopravvento e portare ad un finale semplicemente stupendo.
Il finale è maturo, chiude ogni arco narrativo e dà soddisfazione, seppur sono certo che qualcuno potrebbe aver preferito qualcosa di più netto e magari romantico, ma personalmente mi è piaciuto così com’è.
Dal punto di vista tecnico il Film segue due sviluppi paralleli: quello tradizionale e quello virtuale.
Il mondo virtuale di Jin Kim è appariscente, pieno di luci e spettacolo, seppur avrei preferito una connotazione un po’ più precisa nel character design che presta massima attenzione a Belle ma poco agli altri compreso l’antagonista Justin, che mi ha dato l’impressione di essere un bambolotto gigante più che un combattente della giustizia.
Le animazioni, il character design e gli sfondi della parte tradizionale del Film sono secondo me superiori rispetto alla parte in computer grafica del Film e con un impatto maggiore, anche se capisco che possano passare in secondo piano per uno spettatore poco avvezzo alla cinematografia nipponica o semplicemente che non conosce il mondo narrativo di Mamoru Hosoda.
Forse questo è il fulcro del mio non totale coinvolgimento rispetto alle altre pellicole del sensei: il non essere nettamente sé stesso; intendiamoci: sono una persona che apprezza il cambiamento e le sperimentazioni, tanto da aver amato alla follia la tetralogia di Evangelion ad esempio. È altrettanto vero però che modificare la propria visione cinematografica per aprirsi al mondo può essere accettabile solo se si vuole attirare un pubblico maggiore per poi portare nuovamente solo il proprio stile; sicuramente vedendo i Trailer, in cui si dà molta importanza alla computer grafica, alla spettacolarità, anche i non appassionati dei Film d’Animazione nipponici possono essere attirati, ma non vorrei che questo possa essere un nuovo corso.
In definitiva non posso che consigliare Belle a tutti quanti voi amici, anche a chi è poco propenso alle storie sentimentali ed emotivamente travolgenti, a chi ama l’azione a chi invece non è proprio addentro a questo mondo che troveranno in questa pellicola una vera perla, che sicuramente ricorderete per il resto della vostra vita.