Japan Sinks: 2020
20 Gennaio 2022È una corsa alla sopravvivenza quella di Ayumu e la sua famiglia per sfuggire ai terribili terremoti che devastano l’intero Giappone: ecco a voi Japan Sinks: 2020!
Trama
Poco dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020 , un forte terremoto colpisce il Giappone. In mezzo al caos, i fratelli Mutou Ayumu (una studentessa del terzo anno di scuola media e atleta di atletica leggera) e il piccolo Gou (un alunno di quinta elementare e appassionato di videogiochi) tentano di fuggire dalla città con la famiglia e gli amici. Tuttavia, l’arcipelago giapponese sta letteralmente sprofondando nell’oceano e presto si inabisserà completamente.
I terremoti si susseguono e delle vittime si perde il conto. Immersi in condizioni estreme, la fuga è sempre più ardua e disperata; ma i fratelli Mutou credono nel futuro e non si lasceranno piegare dalle avversità.
Schede
Scheda Anime
Regia |
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Sceneggiatura | Toshio Yoshitaka |
Composizione Serie | Toshio Yoshitaka |
Character Design | Naoya Wada |
Musiche | Kensuke Ushio |
Studio | Scienza SARU |
Distribuzione | Netflix (anche doppiato in italiano) |
Episodi | 10 [Vai a Lista Episodi] |
Anno | 2020 |
Recensione
Amici, Japan Sinks: 2020 è una serie ricca di pathos, emozionante, avvincente e sorprendente. Voglio specificare subito che non è adatta a chi vuole passare un po’ di tempo in leggerezza; si tratta, invece, di un’opera dal forte carattere drammatico e tragico, nonostante riesca ad essere molto luminosa nel suo complesso.
Ma andiamo con ordine: Japan Sinks: 2020 è adattato dal romanzo del 1973 Japan Sinks scritto da Sakyo Komatsu e affronta la questione dei terremoti, uno dei problemi più noti del Paese del Sol Levante. La serie di terremoti che colpisce il Giappone nella serie è tale che il Paese inizia addirittura ad inabissarsi molto rapidamente ed è in questo contesto che ci troviamo a seguire le vicende della famiglia Mutou che si trova a dover affrontare un vero e proprio viaggio della speranza in cerca di un’opportunità di salvezza.
L’accento è subito posto sui personaggi principali: Ayumu, Gou e i loro genitori. Ognuno di loro si mostrerà propositivo, pronto a rimboccarsi le maniche, pronto ad andare avanti e a supportare gli altri nonostante le mille difficoltà, ne vediamo la crescita giorno dopo giorno, li vediamo presi dallo sconforto e poi pronti a rimettersi in gioco anche nella più drammatica delle situazioni; nessuno di loro vuole essere un peso e ce la metterà tutta per non esserlo.
Sulla loro strada incontreranno altri compagni che condivideranno in tutto o in parte il loro viaggio: penso a Kite, Onodera, il signor Ashida e tanti, tanti altri che lasceranno un segno indelebile nel cuore dei protagonisti ma anche dello spettatore.
La grande vastità dei personaggi, inoltre, dà grande spazio al tema dell’inclusività: si fa spesso riferimento a personaggi stranieri come Daniel o la stessa Mari, madre di Ayumu e Gou originaria delle Filippine. Una forte accusa in tal senso viene fatta a più riprese nei confronti del talvolta eccessivo patriottismo Giapponese mostrando più volte scene di discriminazione da parte dei Giapponesi nei confronti degli stranieri.
Ciò che corona questa serie tanto ricce completa è la sua luminosità: il sentimento di speranza, di rivalsa, il fuoco della vita che non si spegne finché si ha fiato in gola! Tutto questo è esaltato con una forza incredibile.
Dal punto di vista tecnico, che dire… i sentimenti sono contrastanti: il character design è bellissimo, ma si va spesso a scontrare con disegni fin troppo poco curati in alcune scene mentre in altre sono eccellenti; lo stesso vale per le animazioni, anch’esse altalenanti, in alcune scene spettacolari mentre in altre deludenti. Questi alti e bassi aumentano col progredire della serie che inizialmente appare esteticamente eccezionale. Pe quanto riguarda sfondi e colori, c’è invece da dire che si attestano su un livello molto alto e, soprattutto, in maniera pressoché costante al pari delle musiche che ci accompagnano dal primo all’ultimo episodio.
In conclusione non posso non consigliare Japan Sinks: 2020 a tutti gli appassionati di opere intense ed emozionanti che troveranno in questa serie pane per i loro denti.