Fate/stay night: Heaven’s Feel – III. spring song

2 Novembre 2021 0 Di Akumetsu

Fate/stay night: Heaven’s Feel – III. spring song è il terzo ed ultimo Film della terza route dall’omonima visual novel.

Fate/stay Night - Heaven's Feel - III - Spring Song - Visual 2

Fate/stay Night – Heaven’s Feel – III – Spring Song – Visual 2

Trama


Gli eventi continuano da dove erano stati interrotti nel precedente Film, Lost butterfly, con il risveglio totale di Sakura come Graal Oscuro e la presa di coscienza di Shirou e degli altri che è stata proprio la ragazza a causare le scomparse misteriose ed improvvise in città.
Shirou, Rin e Illya non avranno neanche il tempo di organizzare un piano che Saber Alter farà il suo ingresso in scena per prendere con sé la bambina, in quanto la personificazione del Sacro Graal per permettere a Sakura di diventare l’entità più forte al mondo. Gli sforzi congiunti dei due ragazzi e del servant Rider non riusciranno ad impedire a Saber Alter di attuare il suo obiettivo, così Illya deciderà di consegnarsi lei stessa in cambio della salvaguardia degli altri.
Shirou e Rin saranno messi di fronte ad una realtà crudele, che li condurrà a due scelte estreme: Shirou si impegnerà per salvare la sua amata Sakura a qualunque costo, mentre Rin deciderà di eliminare la sua perduta sorella.
Quale sarà l’esito finale, quali saranno i destini delle persone coinvolte in questa sanguinosa guerra? Le sorprendenti risposte vi lasceranno a dir poco esterrefatti!

Scheda


Scheda Film

Titolo Originale Fate/stay night [Heaven’s Feel] III. spring song
Regia Tomonori Sudō
Soggetto Kinoko Nasu
Sceneggiatura Akira Hiyama
Character Design Takashi Takeuchi
Studio Ufotable
Musiche Yuki Kajiura
Produttore Italiano Dynit
Cronologia Film
Curiosità A differenza dei precedenti Film, quest’ultimo è stato distribuito direttamente in streaming su Netflix.

Recensione


Amici, Fate/stay night: Heaven’s Feel – III. spring song è la degna conclusione della trilogia cinematografica, anche se personalmente ne sono rimasto parzialmente deluso, non tanto dalla sua resa né per ciò che ha mostrato, quanto piuttosto su delle scelte narrative e sulla delineazione di alcuni personaggi, su tutti Shirou.

Una doverosa premessa che va fatta, già esplicitata in precedenza ma che è utile ribadire, è che tutte le mie valutazioni, oltre ad essere personali, derivano dalla visione delle serie animate di Fate/stay Night e non dalle opere originali.

Detto ciò e procedendo con ordine finalmente potremo finalmente capire cosa è realmente la Guerra del Sacro Graal, come sono coinvolte le famiglie degli stregoni che la perpetrano da generazioni, cambiando di molto le convinzioni che lo spettatore ha al riguardo.
Capiremo poi anche che c’è qualcuno e qualcosa dietro la trasformazione di Sakura, e questi saranno svelati solo nel corso del Film, anche in questo caso con un colpo di scena inaspettato!
Il finale è quello che desta per me più punti oscuri ma ve ne parlerò dopo un doveroso approfondimento sui personaggi.
Finalmente infatti potremo conoscere nello specifico il piano del perfido Zouken, uno stregone che potremo odiare nel profondo, più che nel passato. Viscido, meschino e malvagio sono solo dei simpatici aggettivi per uno dei personaggi più oscuri che io abbia mai conosciuto negli Anime e Manga; le torture, psicologiche più che fisiche, che ha perpetrato nei confronti di Sakura sono disumani, in questo Film scopriremo quanti e a quali livelli, riuscendo addirittura a ritorcere contro di lei una delle pochissime cose belle che le siano capitate, ovvero l’amore di Shirou.

Un altro personaggio che finora era rimasto super partes, finalmente inizierà ad agire prontamente in prima persona, ovvero Kirei Kotomine. Chi ha seguito le precedenti serie, chi soprattutto ha visto (magari amato come me) Fate/Zero potrà capire quanto sia dannatamente forte e determinato questo personaggio potrà vederne delle belle, riuscendo anche a carpire di più della sua essenza. Agirà nel suo interesse senza nasconderlo, fino al finale, in cui mostrerà il meglio di sé; Kirei non è per niente un personaggio deludente che aggiungerà tanto a questo Film.

Passiamo ai protagonisti di questa serie, Rin, Sakura e Shirou: partiamo dall’erede della famiglia Tōsaka, che farà ancora una volta da spalla per tutti gli altri personaggi coinvolti. La cosa in sé è sicuramente funzionale ma toglie parecchia verve a un personaggio che, nei precedenti adattamenti è molto più incisiva, molto più protagonista e molto più forte di quanto mostrato. Il ruolo in questa route la relega a personaggio di supporto ed il paragone col passato vi lascerà molto amaro in bocca, leggermente meno se consideriamo la sua versione di questa trilogia.
Sicuramente lo scontro finale con Sakura le darà modo di dimostrare la sua bravura di maga e ancora di più quanto in realtà tenga alla sorella, molto più di quanto non abbia mai dato a vedere, ma questo aspetto non è di certo criticabile, anzi ci può stare tranquillamente.
Sakura si dimostra sicuramente la protagonista assoluta nonché il personaggio più complesso della serie a causa del suo terribile vissuto.
La sua personalità è frammentaria, altalenante, di certo la natura del suo potere condiziona il suo malessere, ma alla fine della fiera non si proverà mai rancore nei suoi confronti. Anche quando agirà come “villain classico” in realtà si nota palesemente che è combattuta e, qualora lo spettatore non lo percepisce, c’è sempre il suo interlocutore a farglielo notare.
Di conseguenza le sue scelte non sono proprio l’emanazione di coerenza e spesso vi ritroverete anche spiazzati, ma le si possono dare tutte le attenuanti del caso.
Diverso invece il discorso su Shirou Emiya che definire una delusione è dir poco: partiamo dal fatto che a tutte le sue buone intenzioni risponde con una gigantesca percentuale di incapacità di realizzarle, cosa che già di per sé mi ha infastidito non poco. Se nelle serie precedenti Shirou parte (come di norma accade negli shonen) come ragazzo comune che poi scopre di essere coinvolto in questa guerra tra maghi, in questa route viene soltanto costantemente aiutato, supportato emotivamente e fisicamente, per poi arrivare ad essere incapace di gestire e/o risolvere un problema; non cresce mai propriamente, non è mai totalmente padrone di uno scontro e per quanto si possa capire il divario di potenza con stregoni e servant addestrati a combattere a differenza sua, non è possibile che non riesca mai a farcela da solo. Non si può definire inetto perché comunque si mette in gioco, ci prova e soprattutto rischia la vita innumerevoli volte, ma alla fine non è mai sufficiente. Nelle prime battute del Film pensavo che il trend fosse cambiato ma nel finale mi sono dovuto fortemente ricredere, finale in cui influisce…ma sempre fino ad un certo punto, dopo il quale se non fosse per l’intervento di un personaggio magnifico, avremmo visto tutt’altra cosa.

Molto belli invece gli approfondimenti su Raider, che si rivelerà essere sorprendentemente utile e Illya, che grazie all’interpretazione della magnifica Martina Felli è diventata angelica, con un intervento nel finale da pelle d’oca.

In linea generale l’obiettivo di questa route era incentrare la trama sull’elemento romantico e su Sakura in maniera tragica (nel senso teatrale del termine), il che mi poteva stare molto bene, soprattutto volendo creare qualcosa di diverso rispetto al passato; credo però che si potesse fare molto di più e molto meglio, dal mio personalissimo ed umilissimo punto di vista, semplicemente perché ritengo che sia stato un peccato depotenziare interpreti come , Shirou, Rin e Gilgamesh che, preservati nelle loro potenzialità e capacità ed integrati insieme ai cambiamenti immessi, come i poteri oscuri di Sakura ed il suo terribile vissuto, Saber Alter, i piani malvagi di Zouken, e le nuove origini della Guerra per il Sacro Graal avrebbero delineato forse la route definitiva, qualcosa di intenso e palpitante, ai livelli di Fate/Zero che per me, al momento, resta la migliore serie Anime mai creata del brand.
Ecco perchè il finale non mi ha soddisfatto, diventando blando, seppur con ottime intenzioni, banale, seppur con qualche piccolo colpo di scena, e soprattutto criptico: dico io, dopo tre Film, dopo tutto ciò che questa poverina di Sakura ha dovuto passare, dopo le lotte ed i sacrifici fatti, vogliamo dargli un bel finale pienamente soddisfacente e positivo? Perché altrimenti sarebbe stato molto meglio seguire in tutto e per tutto le peculiarità della tragedia, far finire tutto molto peggio (non dico male) e alla fine ci troviamo con uno dei due innamorati che piange la morte dell’altro/a con la speranza di continuare ad amarlo/a.
Questo finale, che lascia aperti diversi interrogativi, uno su tutti riguardante Shirou, mi ha davvero deluso e affranto.
tecnicamente parlando ufotable si è superata, rendendo giustizia all’ultimo capitolo del progetto con delle animazioni straordinarie, che naturalmente hanno saltato gli scontri, rendendoli epici, ma che ha fatto altrettanto nei momenti drammatici o comunque emozionanti, riuscendo ad essere incredibilmente verosimili. Cura dei dettagli davvero altissima, colori e anche una grandissima computer grafica, rendono questo Film dal punto di vista tecnico, straordinario.

Magnifica l’interpretazione dei doppiatori, tutti, ma sottolineo ancora una volta la magistrale interpretazione di Martina Felli nei panni della dolcissima Illya e un glorioso Claudio Moneta che ha dimostrato la sua maestria vocale oltre alle sue abilità attoriali, donandoci un Kirei Kotomine da applausi a scena aperta.

Fate/stay Night – Heaven’s Feel III: spring.song è un Film buono ma non ottimo, che non può sicuramente mancare per chi ha seguito i precedenti capitoli della saga ma che potrebbe lasciarvi con l’amaro in bocca per tutti i motivi sopra citati. Una route in generale che non consiglierei, neanche allo spettatore che vuole vedere un amore travagliato vincere su tutto, né a chi vuole una versione diversa di Fate, ma che sicuramente ha le sue carte da giocare; personalmente ne sono rimasto deluso per tutto ciò che le precedenti versioni di Fate/Stay Night e Fate/Zero mi hanno donato e che non ho provato in questa trilogia, sperando naturalmente che il mio personalissimo parere possa essere ben accolto anche da chi invece potrà tranquillamente apprezzare il Film e la route così com’è.

Trailer