Made in Abyss – Dawn of the Deep Soul
7 Settembre 2021Prosegue la discesa nell’abisso di Riko e Reg in compagnia di Nanachi ormai giunti al 5° livello sorvegliato da Bondrewd, il Signore dell’Alba!
Trama
Riko, Reg e la new entry Nanachi, continuano il loro viaggio verso il fondo dell’Abisso alla ricerca della madre di Riko. Sono ormai giunti al quinto livello e si apprestano a superare il punto di non ritorno. Superare questo livello significa, infatti, non poter più tornare indietro in quanto la Maledizione dell’Abisso e troppo potente e chiunque abbia provato a risalire ha perso la vita.
In fondo al quinto livello, a guardia della stazione di ricerca Idofront, li aspetta il temibile Bondrewd, una vecchia conoscenza di Nanachi, uno dei leggendari fischietti bianchi noto come il Signore dell’Alba ma anche il Guardiano dell’Abisso!
Schede
Scheda Manga
Titolo Originale | Made in Abyss |
Autore | Akihito Tsukushi |
Editore | Take Shobo |
Editore Italiano | J-Pop |
Tankobon | 9 (in corso) Il film copre i volumi 4 e 5 circa |
Anno | 2012 |
Scheda Film
Titolo Originale | Made in Abyss: Fukaki Tamashii no Reimei |
Regia | Masayuki Kojima |
Soggetto | Akihito Tsukushi |
Sceneggiatura | Hideyuki Kurata |
Character Design | Kazuchika Kise |
Musiche | Kevin Penkin |
Studio | Kinema Citrus |
Produttore Italiano | Dynit |
Anno | 2020 |
Recensione
Made in Abyss – Dawn of the Deep Soul è il terzo film d’animazione dedicato al capolavoro di Akihito Tsukushi. Mentre i primi due film erano collage film della prima serie anime, questo è un film realizzato ex-novo adattando il successivo arco narrativo dell’opera, quello di Idofront.
Il film adatta alla perfezione i capitoli dal 26 al 38 del manga (volumi 4 e 5 circa) rispettando l’opera originale e riuscendo, così, a conferire ad ogni scena la stessa forza del manga conservandone e preservandone la potenza narrativa così come era avvenuto per la serie.
Graficamente Made in Abyss – Dawn of the Deep Soul è davvero eccezionale, senza nulla da invidiare alle tavole di Tsukushi-sensei, anzi. Animazioni e musiche curate nel dettaglio riescono forse a donare ancora più pathos all’opera al punto che sta solo al gusto del utente scegliere se vedere l’anime o leggere il manga.