Sing “Yesterday” for Me

18 Marzo 2021 0 Di Akumetsu

Una storia che affronta le difficoltà insite nella vita, fatta anche di scelte dure, desideri irrealizzati e amori incorrisposti. Questo e tanto altro è Sing “Yesterday” for Me.

Sing Yesterday for Me

Sing Yesterday for Me

Trama


Rikuo Uozumi è un ragazzo che vive alla giornata, sbarcando il lunario lavorando in un minimarket che gli permette di pagarsi qualche bolletta e l’affitto.

Nonostante si sia laureato da circa sei mesi, Rikuo non riesce a sentirsi parte della società, a trovare un posto nel mondo, tanto da spingerlo a non cercare qualche lavoro più remunerativo o che semplicemente corrisponda a ciò per cui ha studiato.

In realtà Rikuo è prigioniero di sé stesso, anche a causa di un amore per una sua compagna d’università, Shinako, che non è mai riuscito a confessare ma che non riesce a dimenticare nonostante la ragazza sia partita per tornare al suo paese d’origine per insegnare.

In questa vita o meglio non vita, fatta di rimpianti e monotonia, entra una giovane ragazza che si accompagna ad un corvo con una zampa offesa: Haru, questo il suo nome, gli aprirà gli occhi su un mondo completamente nuovo, facendolo riflettere anche sul significato autentico della vita e dell’amore.

Schede

Scheda Manga

Titolo Originale Yesterday o Utatte
Autore Kei Toume
Editore Shueisha
Editore Italiano Planet Manga
Tankobon 11 (completa)
Tankobon Italiani 2 / 11 (In Corso)
Genere Seinen

Scheda Anime

Regia Yoshiyuki Fujiwara
Sceneggiatura Yoshiyuki Fujiwara
Character Design Junichirō Taniguchi
Musiche
  • Kenji Tamai & agehasprings
  • Takaaki Kondō
Studio Doga Kobo
Episodi 12 (completa) [Vai a Lista Episodi]
Curiosità La serie è stata distribuita fuori dal Giappone sul portale di Streaming Crunchyroll.

Recensione


Amici, Sing “Yesterday” for Me è un manga davvero intenso, toccante che senza accorgervene vi spingerà a fare delle riflessioni importanti su alcuni aspetti fondamentali delle vostre vite.

La bellezza narrativa dell’opera di Kei Toume è insita nel riuscire a spingere il lettore a confrontarsi con sé stesso, con il proprio vissuto e le proprie convinzioni, attraverso la narrazione di un personaggio tutt’altro che definito.

Rikuo è un ragazzo praticamente incompiuto: ha una laurea ma non ha mai partecipato ai colloqui conoscitivi con le aziende per provare a trovare un lavoro in quanto non si sente parte della società; parallelamente però è bloccato dall’aprirsi agli altri per la sua soluzione precaria; non ha vissuto l’amore per la sua bella compagna Shinako quando avrebbe potuto per mancanza di coraggio, maledicendo la sua inettitudine, però poi quando lei lo cerca dopo anni si fa bastare il rapporto di amicizia, ancora una volta facendosi bloccare. Anche il rapporto instauratosi poi nel corso del primo volume con Haru è solo merito della ragazza che, per quanto problematica e criptica in tanti aspetti, è invece molto sicura di ciò che vuole, con un atteggiamento totalmente, diametralmente opposto rispetto a quello del ragazzo.

Rikuo mi ha ricordato tantissimo uno Shinji Ikari cresciuto, forse un po’ più concreto, ma è presentato come un inetto; la bravura di Kei Toume è di costruire attorno a lui personaggi molto particolari ed una storia che parte forse in sordina, ma che prende sempre di più, grazie al mix di leggerezza, sentimentalismo e tanta introspezione.

Haru è il vero motore della serie: vi basteranno poche pagine per prenderla in simpatia, volendo anche dissuaderla nell’avvicinarsi al blando Rikuo; eppure nonostante le difficoltà, le mille paranoie e anche il non sapere con piena consapevolezza cosa fa, lei va avanti per la sua strada come un autotreno! Al totale immobilismo del protagonista maschile si contrappone quindi la dinamica ragazza che preferisce agire, scoprendo soltanto vivendo ciò che vuole veramente, ciò che prova, piuttosto che impantanarsi in riflessioni bloccanti e basta.

In mezzo poi c’è Shinako per la quale non riesco affatto a provare simpatia, ma per un gusto puramente personale; lei è una bella arrivista, che finge in piena vista con una maschera di pura innocenza che invece non ha.

I colpi di scena nel primo volume sono pochi ma sensibilmente importanti, ma la narrazione non vi annoierà affatto, visto che saranno aggiunti di capitolo in capitolo, nuovi tasselli per un puzzle non certo facile da rimettere insieme, ma che riesce ad avvincere pienamente.

Tecnicamente parlando la serie ha dei disegni che non vi faranno gridare al capolavoro, che non colpiscono per la bellezza (probabilmente tanti tra di voi preferiranno il character design dell’adattamento Anime del 2020 di Crunchyroll) ma le espressioni facciali sono ottime, le tavole ben organizzate ed il tratto è deciso ma non tagliato.

Per tutti questi motivi Sing “Yesterday” for me non è certo una lettura facile o connotabile per una singola categoria di appassionati: è una serie che vi rapirà per una storia vicina a tutti noi, magari che ci ha visti nei panni di uno dei protagonisti; una serie pronta a farvi riflettere in maniera spontanea, non con un’unica visuale sulla storia e quindi, per tutto questo, da leggere assolutamente seppur ovviamente è nettamente per un pubblico maturo, pronto a guardarsi anche dentro.

VideoRecensione


Trailer