Black Torch

17 Gennaio 2019 0 Di Akumetsu

Cosa succede se un ragazzo incontra un gatto in difficoltà? Beh se è di buon cuore come Jiro lo aiuta senza esitazioni! Ma cosa succede se il gatto non è proprio un gatto e se il ragazzo è in grado di parlare con gli animali? Scopritelo in Black Torch!

Black Torch - Planet

Black Torch – Planet

Trama


Jiro Azuma è un ragazzo dal cuore d’oro che sin da bambino ha avuto una peculiarità: quella di riuscire a parlare con gli animali! Purtroppo questa qualità non gli ha permesso di avere una vita facile, a causa delle angherie e delle prese in giro dei suoi coetanei, per non parlare delle botte che prendeva da piccolo per aiutare il cane, gatto o uccellino in difficoltà a causa delle persone.
Jiro però è erede di una antica famiglia di nobili e potenti shinobi ed il suo arzillo nonno decide così di addestrarlo per potersi difendere. Dopo diversi anni Jiro non ha perso il suo altruismo, gettandosi a capofitto senza esitazione pur di salvare un animale in difficoltà. Un giorno Jiro si imbatte in un gatto nero in fin di vita, lo porta a casa e gli presta le cure del caso, che fortunatamente riescono a salvare la vita del felino. Quello che Jiro non sa è che quello non è un semplice gatto e quelle ferite gli sono state inferte da una misteriosa e sanguinaria creatura, che adesso è sulle sue tracce. Jiro sta per diventare vittima di un Oni che vuole catturare Rago, il nome del gatto che altri non è che un leggendario Mononoke dalla potenza inaudita e il ragazzo sta per essere coinvolto in questa assurda battaglia!

Scheda


Scheda Manga

Titolo Originale Burakko Toachi
Autori Tsuyoshi Takaki
Editore Shūeisha
Editore Italiano Planet Manga
Tankobon 5 (in corso)
Tankobon Italiani 5 / 5
Genere Shonen

Recensione


Amici, Black Torch è una serie che mi ha sorpreso per ritmo, storia e disegni. Non posso dire che questa serie sia unica e/o innovativa, ma ciò non mi ha impedito di rimanerne affascinato. All’inizio la serie mi ha ricordato Ushio e Tora (per il rapporto tra Jiro e Rago, con le dovute differenze ovviamente) così come il mondo ninja con cui si viene a contatto vi farà pensare a Naruto. Black Torch però ha una propria identità, nonostante i classici canoni shonen che riflette; Jiro ha un carattere forte e deciso, ma al tempo stesso sfrutta la propria forza per aiutare i poveri animali in difficoltà, anche se questo significa opporsi ad altri esseri umani, a prescindere dalle conseguenze. Rago è un vero e proprio spasso, a metà tra Tora e la versione finale di Kurama. È conscio della propria potenza, della propria natura ed è schivo, ironico, distaccato, ma al tempo stesso si rende conto delle qualità del ragazzo. Inoltre tutto ciò che sottostà all’incontro dei due protagonisti è molto intrigante, nonché ancora pieno di domande senza risposta.
I disegni poi di Tsuyoshi Takaki sono davvero bellissimi, in grado di essere incisivi, belli da vedere e capaci di risaltare agli occhi, soprattutto nei combattimenti. Unica pecca, giusto per trovare il pelo nell’uovo, è l’assenza degli sfondi, cosa che mi ha fatto pensare subito a Bleach.
In conclusione Black Torch è una serie dinamica, avvincente e divertente, con un buon ritmo, ottimi disegni e una buona storia; una serie che al momento è abbastanza lineare e non colpisce per innovazione o dilemmi morali, ma che riesce comunque ad essere magnetica.

Recensione Finale
Amici, con la conclusione di Black Torch posso confermare quanto di buono il Manga di Tsuyoshi Tanaka mi aveva suggerito leggendo il primo volume.
È una serie dinamica, ricca di azione e pathos ma nel corso dei volumi, oltre a mostrare le classiche caratteristiche shonen in esso presenti, ha anche affrontato alcuni importanti aspetti che trascendono il Manga stesso per entrare nella vita del lettore; nel corso della serie, non soltanto grazie al duo composto da Jiro e Rago, ma anche grazie agli altri personaggi presentati (nemico principale compreso) si potranno affrontare argomenti delicati come la solitudine, l’emarginazione, l’abbandono, ma anche dell’importanza della collaborazione, della fiducia e dell’amicizia.
Attraverso la conoscenza della vita di Amagi, ad esempio, capiremo quanto la vita possa spingerti verso percorsi impensabili, facendoci rivalutare questo personaggio, permettendoci di valutarlo non come semplice “nemico” funzionale alla storia, ma come esponente di un mondo ormai decaduto che vuole cercare di tornare ad un passato ormai remoto.
I disegni di confermano sempre d’altissimo livello, d’impatto, incredibili, rendendo lo scontro finale un vero piacere per gli occhi, oltre che per la sua conclusione.
Ciò che mi ha lasciato con tanto amaro in bocca è stato leggere la postfazione: oltre alla descrizione globale dei vari personaggi della storia così com’è stata scritta, ci sono anche alcuni interessantissimi nuovi dettagli, su alcuni avvenimenti futuri dei personaggi. In pratica Tanaka aveva in mente un nuovo arco narrativo che avrebbe visto addirittura Jiro scontrarsi contro…beh tranquilli, non lo dico, ma secondo me sarebbe stato un continuo fantastico, che avrebbe potuto sviluppare, migliorare e concludere definitivamente, tutte le sottotrame createsi in questi cinque volumi.
Un peccato davvero che però non toglie molto alla bellezza di questa serie che mi è piaciuta non poco e che consiglio nuovamente a tutti gli amanti degli Shonen dinamici e sentimentali al punto giusto.

VideoRecensione