Platinum End

23 Novembre 2017 0 Di Akumetsu

Platinum End è il nuovo lavoro creato dal geniale duo Ohba/Obata, I celebri creatori di Death Note.

Platinum End

Platinum End

Trama


Mirai è un ragazzo triste e senza speranza, che vive la propria vita più per abitudine che per volontà. Un giorno decide così di mettere fine alle proprie sofferenze e, convinto della propria scelta, si butta da un palazzo per suicidarsi. Mentre sta precipitando desiderando di morire, viene improvvisamente afferrato da una creatura alata che lo salva. L’essere misterioso è il suo Angelo custode, Nasse, che gli consiglia di non buttare via così la sua vita, che sa il motivo delle sue sofferenze ma gli concede anche un’opportunità concreta di essere felice. Nasse propone a Mirai di avere delle Ali Angeliche, che gli permetteranno di volare dovunque in piena libertà sana essere visto da occhio umano, e delle Frecce Cremisi, che faranno innamorare di lui chiunque egli colpisca.
Mirai accetterà di buon grado? A quale prezzo? Questo è solo l’inizio di una serie pronta a meravigliare e stupire.

Scheda


Scheda Manga

Titolo Originale Purachina Endo
Autore Tsugumi Ōhba
Disegni Takeshi Obata
Editore Shūeisha
Editore Italiano Planet Manga
Tankobon 14 (completa)
Tankobon Italiani 14 (completa)
Genere Seinen

Recensione


Amici, Platinum End ha senz’altro il tocco di Ohba che, ancora una volta, presenta un personaggio che compirà un patto faustiano che gli donerà poteri incredibili. A differenza però di com’era stato per Light che aveva fatto un “patto” con uno Shinigami, in questo caso ci troviamo di fronte ad un Angelo, dolce e gentile ma anche completamente amorale. Se Ryuk aveva meravigliato per la sua cinicità nell’osservare le scelte che Light avrebbe compiuto, qui vediamo un personaggio che offre tante possibilità al suo protetto, che sono però spietate ed egoistiche. Oltre a questo elemento incredibilmente interessante si aggiunge un altro elemento “ohbaiano” è il tendere a diventare Dio. Se in Death Note Light decide di sfruttare il suo potere per diventare il Dio del nuovo mondo, in questa serie questa possibilità si ripresenta anche se in una modalità completamente diversa.
Andando oltre le similitudini, Platinum End si lascia leggere con estremo piacere, grazie anche ai meravigliosi disegni di Takeshi Obata, ed una trama che ci portano nella difficile vita di un ragazzo dal passato molto oscuro e che cercherà di sfruttare appieno e al meglio questi poteri che gli sono stati concessi. Molto interessante anche la missione di Nasse e il concetto che c’è dietro!
Insomma Platinum End è una serie con molto potenziale che senz’altro farà parlare di sé!

Conclusioni Finali (a serie completa)

Platinum End 14

Platinum End 14


Amici il finale di Platinum End è una cocente, terribile delusione che segna inesorabilmente un Manga che fino ad un terzo del 14° ed ultimo volume era semplicemente magnifico!
Naturalmente come sempre cercherò di non spoilerare e sarà a voi poi decidere se vorrete le mie piene considerazioni “spoilerose” sulla conclusione.

Ad ogni modo, avevo delle aspettative incredibili sul finale di Platinum End visto che il duo Ohba/Obata era riuscito a realizzare un’altra perla dopo il clamoroso Death Note, una serie che fino ad un terzo dell’ultimo volume li rispecchiava: trama estremamente interessante, ricca di colpi di scena, intrecci e sottotrame, che riguarda il soprannaturale con pesanti risvolti nel quotidiano, destrutturazione della divinità ed ottimi personaggi.

Le meraviglie di Platinum End sono tantissime, partendo dalla selezione del nuovo Dio del mondo passando poi per i due archi narrativi della serie, le caratteristiche della selezione divina, i personaggi coinvolti e la crescita esponenziale dei suoi protagonisti, hanno reso ad ogni lettore una storia incredibile, ricca di importanti riflessioni etiche e morali (la riflessione sull’esistenza di Dio, la sua funzione nel mondo, il valore del suicidio, cosa siano veramente l’amore e la felicità), con una serie di colpi di scena d’impatto ma sempre in linea con l’anima della serie.

Quando mi sono ritrovato a vedere la conclusione già all’inizio del 14° volume ho già iniziato a preoccuparmi, preoccupazione che è aumentata, peggiorata, nel corso delle tavole vedendo un indebolimento strutturale verticale, arrivando ad un finale che non solo fornisce tutto a tutti, ma è soprattutto in contrapposizione a tutto ciò che rappresenta la serie fino a quel momento.

Le scelte fatte dai protagonisti, le conseguenze delle loro azioni, e soprattutto le ultimissime pagine del finale sono una coltellata nella schiena, un vero e proprio tradimento, qualcosa difficile da credere, da accettare o da poter far passare come se nulla fosse accaduto.

Se fondi la tua narrativa su riflessioni di senso compiuto, perché finire la serie con una scelta quantomeno assurda (se non completamente fuori da ogni logica)?
Se arricchisci la tua serie con colpi di scena sempre contestualizzati e coerenti, perché inserire un finale relativistico che toglie contemporaneamente valore a ciò che hanno vissuto i protagonisti?
Domande che sono e resteranno senza risposta, ma che sono il riflesso di una cocente delusione per un Manga che avrei voluto ricordare come una delle mie serie preferite di sempre, ma che invece sarà l’emblema della delusione.

Il paragone con Death Note nasce spontaneo, ma le due serie sono imparagonabili sotto tutti i punti di vista, tranne la loro origine; nonostante il protrarsi di Death Note (forzato naturalmente dalle vendite che stava riscontrando ed il conseguente inserimento di Mello e Near) Death Note ha avuto una degna conclusione, a prescindere dal punto di vista personale che può farvi preferire Light ad Elle o viceversa.

Viste tutte le premesse, la costruzione magistrale di questa serie quindi, mi aspettavo davvero qualcosa di sconvolgente…che è stato così ma in negativo! Non mi aspettavo di arrovellarmi il cervello sulle assurdità del finale, che deludono il fan ma anche il freddo lettore, perché ribadisco, sono in controtendenza rispetto a tutto ciò che è stato creato fino al momento prima.

Mi auguro un giorno di avere risposte concrete sul perché siano state fatte determinate scelte, che sicuramente non miglioreranno la serie ma che potrebbero in parte lenire la mia delusione, cercando di capire le motivazioni che hanno spinto Ohba a fare determinate scelte.

Un vero, enorme, pantagruelico peccato!

VideoRecensione