A Silent Voice – La Forma della Voce

12 Ottobre 2017 0 Di Akumetsu

A Silent Voice è un Manga sentimentale ed emozionante che affronta il problema dell’incomprensione.

A Silent Voice

A Silent Voice

Trama


La serie è ambientata nel Giappone contemporaneo e vede come protagonista Shoya Ishida, un ragazzino di sesta elementare che passa le sue giornate con i suoi migliori amici tra bravate, prove di coraggio e tanta spensieratezza. Un giorno nella sua classe si trasferisce una nuova compagna, Shoko Nishimiya. La ragazza purtroppo per lei è sorda, ma ciò non le impedisce di essere molto solare, gentile, e dai modi cortesi.
I suoi modi e l’accondiscendenza dei professori nei suoi confronti però provocano l’ira della migliore amica di Shoya, Ueno, e per cercare di sollevarla, oltre che per un suo bisogno incomprensibile, il ragazzo inizia a vessarla, a fare di lei la sua vittima. Inizia con scherzi da poco, alzando sempre di più il tiro fino a richiamare l’attenzione del preside. Dal momento in cui Shoya viene accusato di bullismo la sua vita cambia radicalmente, diventando lui stesso vittima di discriminazione e derisione. Abbandonato da tutti e marchiato come bullo, Shoya comincia un tortuoso cammino in solitudine che lo porterà ad essere sordo alle voci della gente.
La speranza però è l’ultima a morire e forse c’è qualcosa che può impedire a Shoya di sentirsi completamente indegno di vivere.

Schede


Scheda Manga

Titolo Originale Koe no katachi
Autore Yoshitoki Ōima
Editore Kōdansha
Editore Italiano Star Comics
Tankobon 7 (completa)
Genere Seinen

Scheda Film

Titolo Originale Eiga koe no katachi
Regia Naoko Yamada
Soggetto Yoshitoki Ōima
Sceneggiatura Reiko Yoshida
Studio Kyoto Animation
Musiche Agraph
Produttore Italiano Dynit
Curiosità Il Film è arrivato nelle sale cinematografiche italiane in quanto parte del progetto Anime al Cinema.

Il Manga


Amici, La Forma della Voce è un titolo meraviglioso, un vero e proprio capolavoro che affonda le sue radici nel sociale, non soltanto affrontando le varie sfaccettature del bullismo, ma anche andando a fondo nell’animo umano analizzando e facendo praticamente vivere il peso della solitudine come conseguenza dell’emarginazione.
La storia avrà come protagonisti due ragazzi che per maniera diversa ma allo stesso modo simile, vengono messi a dura prova dalla vita: A causa dell’emarginazione, Shoya maturerà negli anni la consapevolezza delle sue azioni, arrivando a capire il male che ha fatto, arrivando addirittura a credere di essere inutile, e a pianificare il suo stesso suicidio. Fortunatamente però incontrerà Shoko e, ancora una volta, la ragazza cambierà la sua vita. Dal punto di vista tecnico questo nuovo incontro tra i due cambierà ancora una volta il ritmo e la narrazione, portando nella storia Shoyo a crescere, a voler non soltanto espiare le sue colpe ma arrivare a diventare una persona migliore.
L’altro perno della serie è Shoko ovviamente, ragazza che andrà a rivoluzionare l’universo di Shoya. Il manga ci farà conoscere la ragazza in tutte le sue sfaccettature e quindi ci permetterà di non provare unicamente tristezza, pena o semplice empatia nei suoi confronti: ci troveremo, volume dopo volume, di fronte ad una ragazza forte ma fragile al tempo stesso, facendoci capire che il suo handicap non risiede nell’incapacità di riuscire a sentire gli altri, quanto di non riuscire ad essere apprezzata appieno per ciò che è e che ha da offrire.
In realtà uno dei punti nevralgici del Film, forse il suo stesso cuore, è la sordità intesa non semplicemente come handicap fisico, ma come incapacità o comunque non volontà di ascoltare la voce del cuore degli altri.
Un altro aspetto che migliora, volume dopo volume, questa serie è la sua progressiva coralità; nel suo viaggio per l’espiazione dei suoi peccati, Shoya farà delle nuove amicizie e cercherà di ripristinare le vecchie. I ragazzi che saranno presentati avranno tutti il loro giusto spazio nella storia; il manga ci permette di esplorare appieno le sfaccettature dei loro caratteri, in che modo sono legati alle problematiche dei due protagonisti e il loro passato. Tutte queste sottotrame avranno un peso specifico non soltanto sotto il profilo narrativo, ma anche per le dinamiche e la crescita dei due protagonisti.
L’unica grande, enorme pecca è il finale amici. Qui entriamo nell’ambito esclusivamente personale, perchè non posso dire che il finale sia brutto o pessimo, anzi…personalmente mi aspettavo anzi, desideravo con tutto me stesso un altro finale.
Vista la complessità della trama, nel migliore delle accezioni, non voglio quindi dilungarmi e non voglio dirvi perchè per me il finale del manga sia criticabile. Se volete saperlo direttamente, senza quindi godervi la bellezza della scoperta e della lettura, beh allora lasciate 10000 Mi Piace e vi farò un video apposito nel quale vi dirò espressamente, perché per me non è un finale soddisfacente.
Sotto il profilo tecnico questa serie è disegnata benissimo, con un tratto fine e coinvolgente, che riuscirà a rapire l’attenzione del lettore e a coinvolgerlo, conducendolo inesorabilmente nei meandri di questa serie.
Vi consiglio assolutamente A Silent Voice perché è un manga comunicativo, forte, intenso, che vi farà davvero riflettere e vi metterà di fronte a quesiti importanti. Un manga che sono sicuro, riuscirà a darvi tanto e a farvi emozionare, rendendovi più sensibili alla Voce del Cuore delle persone che vi stanno intorno.

Il Film


Amici, La Forma della Voce è un titolo meraviglioso, un vero e proprio capolavoro che affonda le sue radici nel sociale, non soltanto affrontando le varie sfaccettature del bullismo, ma anche andando a fondo nell’animo umano analizzando e facendo praticamente vivere il peso della solitudine come conseguenza dell’emarginazione. Il film è un susseguirsi incessante di emozioni, in grado di portare lo spettatore a sentire dentro di sé i sentimenti e gli stati d’animo dei nostri protagonisti.
È incredibile come nei primi 5-10 minuti di Film io abbia adorato e poi odiato profondamente Shoya, per poi passare a provare pena per lui. Il ragazzo subisce una vera e propria pena da “legge del contrappasso”, finendo in men che non si dica ad essere la vittima dei suoi presunti amici. Come accade nella vita di tutti i giorni basta davvero poco per avere una nomea, una reputazione, che ti segna nel profondo e diventa forse più difficile da affrontare guardandosi dentro, piuttosto che per il giudizio degli altri. A causa dell’emarginazione, Shoya maturerà negli anni la consapevolezza delle sue azioni, arrivando a capire il male che ha fatto, arrivando addirittura a credere di essere inutile, e a pianificare il suo stesso suicidio. Fortunatamente però incontrerà Shoko e, ancora una volta, la ragazza cambierà la sua vita. Dal punto di vista tecnico questo nuovo incontro tra i due cambierà ancora una volta il ritmo e la narrazione, portando nella storia Shoyo a crescere, a voler non soltanto espiare le sue colpe ma arrivare a diventare una persona migliore.
L’altro perno della serie è Shoko ovviamente, ragazza che andrà a rivoluzionare l’universo di Shoya. Per quanto per la maggior parte del tempo si provi tanta empatia per lei, vedendo in lei la forza di riuscire ad andare avanti senza farsi scoraggiare dalle angherie e dalle difficoltà, nel finale capiremo che invece è una ragazza estremamente fragile che ha fatto della sua gentilezza e del suo sorriso una maschera, un modo per superare il suo dolore. Inoltre capiremo quanto questa sua difesa sia percepita dagli altri, soprattutto nei vari confronti/scontri che avrà con Ueno.
In realtà uno dei punti nevralgici del Film, forse il suo stesso cuore, è la sordità intesa non semplicemente come handicap fisico, ma come incapacità o comunque non volontà di ascoltare la voce del cuore degli altri.
Shoya non riuscirà a capire Shoko e per questo le farà del male ma tutto ciò gli si ritorcerà contro, arrivando a non avere più la forza per sentire veramente gli altri; ma Shoko, che vorrebbe capire e farsi capire dagli altri, viene ostacolata tanto dal suo handicap, quanto dalla percezione che gli altri hanno di quest’ultimo prima di andare a fondo nella sua persona.
A prescindere se abbiate visto prima la serie o il Film, gli aspetti nevralgici di questa fantastica serie sono trasposti egregiamente.
Ci sono però delle importanti differenze tra le due opere di cui vi voglio parlare proprio adesso prima di giungere al giudizio sul finale del film perché una delle differenze coinvolge anche quest’ultimo.
Il manga è più corale rispetto al Film e ciò si può tranquillamente giustificare per una questione di tempo: A Silent Voice è una storia intensa e molto intricata che, se fosse stata trasposta per intero, coinvolgendo appieno tutti i personaggi, avrebbe meritato più tempo per essere trasposto. Il Manga lascia molto più spazio al passato della famiglia di Shoko (facendoci capire il background della madre ad esempio) piuttosto che approfondire il carattere ma soprattutto il vissuto di tutti i ragazzi che graviteranno nell’orbita di Shoya e Shoko.Ribadisco però che l’adattamento non toglie del tutto la coralità, solo che ne depotenzia gli effetti. Ciò che cambia di molto è il finale! Questo, amici cari, è né diverso né stravolto: è semplicemente tagliato! Ebbene sì, se non conoscete il Manga beh questa è l’occasione giusta per farlo perché vi troverete a metà del settimo volume scoprendo che c’è ancora dell’altro che la storia ha da offrire. Il Manga si dilunga ulteriormente sul futuro dei due protagonisti, così come dei loro amici e se ne vedranno delle belle. Se però pensate che questo privi il Film del giusto finale…beh vi sbagliate! Mi trovo purtroppo nella condizione di non poter aggiungere altro, perché finirei per spoilerare e/o comunque a togliervi un’emozione importante da provare in prima persona guardando o leggendo questa storia. Ciò che rende però particolare questo adattamento è che, per quanto siano diversi il Manga dall’Anime, susciteranno in voi a prescindere, gli stessi sentimenti! Come sia possibile questo beh…eh eh eh, acquistate il Manga.
Per ciò che concerne l’aspetto tecnico, questo titolo è bellissimo per il character design che esalta i disegni e la naturalezza dei personaggi, animazioni che contribuiscono ad un prodotto vivo, quasi come se fosse interpretato da persone in carne ed ossa. I colori e le musiche poi perfezionano un prodotto che è davvero grandioso quindi sotto ogni punto di vista.
Alla fine, a prescindere dal tipo di adattamento, ci sentiamo vivamente di consigliarvi questo Film, un titolo con una storia matura e palpitante, in grado di emozionarvi come pochi, al di là delle vostre aspettative e della vostra immaginazione. Silent Voice/La Forma della Voce è un titolo che merita davvero tanto, che vi farà riflettere e affezionare, che vi farà ridere e piangere e che vi permetterà sicuramente di essere più attenti e sensibili alla Voce del Cuore di chi vi sta intorno.

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