Demon City Shinjuku

10 Maggio 2016 0 Di Hiruma

Shinjuku è invasa dai Demoni degli Inferi; a combatterli è il giovane Kyoya che, per salvare l’umanità, dovrà far emergere i poteri ereditati da suo padre.

Demon City Shinjuku

Demon City Shinjuku

Trama


Sono passati quasi dieci anni da quando il malvagio Rebi Ra ha trasformato Shinjuku nella città dei mostri, da quando vi ha fatto entrare i demoni e ucciso Genichirou Izayoi. Rebi Ra, però, sta per ridestarsi per tener fede al patto fatto coi demoni dieci anni prima: dargli il pieno controllo di tutta la terra. L’unico a poterlo fermare è il figlio di Genichirou: Kyoya. Quest’ultimo, però, è ancora troppo giovane e inesperto per potersi fronteggiare con il potente e malvagio Rebi Ra, ciononostante accetta la sfida pur di provare a salvare la Terra dall’invasione dei demoni degli inferi e completare così ciò che suo padre non era riuscito a fare. Nella sua missione sarà supportato da Aguni Rai, il maestro del padre e dello stesso Rebi Ra, e dalla giovane e bella Sayaka Rama, figlia del Presidente Mondiale Kozumi Rama la cui vita è minacciata dai demoni e la cui morte porterebbe il chaos nel mondo intero.

Scheda


Scheda OAV

Titolo Originale Makai Toshi
Autore Hideyuki Kikuchi
Regia Yoshiaki Kawajiri
Soggetto Kaori Okamura
Character Design Yoshiaki Kawajiri
Musiche Motoichi Umeda
Studio Madhouse
Anno 1988
Produttore Italiano Dynit

Recensione


Dallo stesso regista de La Città delle Bestie Incantatrici, Demon City Shinjuku è un OAV che rispecchia appieno tutte le caratteristiche dell’epoca in cui è stato prodotto. I disegni sono quelli tipici della seconda metà degli anni ’80 e la prima dei ’90 e lo stesso vale per lo story-telling; ciò, però, non fa di questo lungometraggio qualcosa di scontato né superato; si tratta di un Horror ben riuscito che cattura lo spettatore con le sue scene d’azione e i suoi combattimenti. Non è un film pesante né pretenzioso, ma mostra chiaramente la facilità con cui l’animo umano più essere corrotto e i rischi che ne derivano. Particolarmente interessante, inoltre, è la misteriosa figura di Mefisto, lo spettatore neutrale, un uomo che osserva gli avvenimenti ed interroga i protagonisti su cosa sia davvero la cosa giusta da fare.
Tutto sommato possiamo dire di trovarci davanti ad un bel film, non è certo un imperdibile capolavoro, ma è un’opera molto bella è ben fatta che si fa guardare senza difficoltà.

Trailer