I Miei 23 Schiavi
8 Ottobre 2015Come cambierebbe la vostra vita se aveste il potere di poter rendere schiave le persone? Utilizzereste questo potere? Perché? Preparatevi ad entrare in un mondo in cui diverse persone hanno preso queste e tante altre decisioni, preparatevi ad entrare nel mondo de I Miei 23 Schiavi.
Trama
Eia Arakawa è una ragazza che vive una vita molto tranquilla, forse anche troppo per lei. La sua perspicacia e la sua intelligenza la portano a provare cose sempre nuove per evadere la noia. E proprio seguendo questa inclinazione che decide di parlare con Yuuga Ota, fidanzato di una sua amica che l’ha lasciata per mettersi con un ragazzo. Osservandolo di persona Eia si rende però conto che Yuuga nasconde qualcosa e dopo averlo sfidato riesce a convincerlo a farsi confessare la verità anche se in privato. Secondo la ragazza Yuuga non è per niente gay ma anzi e gli sembra molto più scaltro di quello che vuole dare a vedere. Yuuga così confessa di aver pagato un ragazzo per fingersi suo nuovo compagno, di aver simulato anche gli atteggiamenti compromettenti con quest’ultimo in quanto era l’unico modo per convincere l’amica di Eia a lasciarlo, facendogli perdere completamente interesse. Il suo reale obiettivo era però un altro: quello di incontrare Eia di persona e proporle di diventare la sua partner e la sua assicurazione per il suo piano di vita: sfruttare i poteri dell’SCM e mettere alla prova se stesso.
Yuuga è entrato in possesso di uno strumento che si chiama SCM, acronimo che sta per Slave Control Method, un apparecchio in grado di rendere schiava un’altra persona che indossa un SCM. I due possessori infatti possono sfidarsi, accettando volontariamente le condizioni d’ingaggio e chi dei due perderà diventerà schiavo dell’altro. Ovviamente l’esistenza di questo congegno diabolico è conosciuto a pochi individui ma possiede regole ben precise per il suo corretto funzionamento, così come esistono soltanto 2 metodi per liberarsi dell’SCM ma uno dei due porta ad irreparabili danni celebrali. L’unico modo sicuro per liberarsi dell’SCM è essere liberati dal proprio padrone; per questo Yuuga ha pensato ad Eia, l’unica ragazza tanto intelligente quanto determinata tale da potersi fidare ciecamente qualora dovesse perdere una sfida, facendo leva sul loro sentimento comune di insoddisfazione e spinti dalla voglia di mettersi sempre alla prova.
Inquietata dalle possibili conseguenze negative ma stimolata dalla grande avventura che si prospetta, Eia accetta di entrare in questo gorgo di sfide per la propria libertà e per l’affermazione di se stessi, ignari che questa avventura li condurrà verso il lato più oscuro dell’umanità.
Scheda
Scheda Manga
Titolo Originale | Doreiku – Boku to 23-nin no Dorei |
Autore | Shinichi Okada |
Disegni | Hiroto Ooishi |
Editore | Futabasha |
Editore Italiano | Planet Manga |
Tankobon | 9 (in corso) |
Tankobon Italiani | 5 (in corso) |
Genere | Seinen |
Scheda Anime
Titolo Originale | Doreiku The Animation |
Autore |
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Regia | Ryōichi Kuraya |
Sceneggiatura | Ryōichi Kuraya |
Character Design | Junji Goto |
Studio |
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Produttore Italiano | Dynit |
Episodi | 1 (in corso) |
Anno | 2018 |
Recensione
Amici devo dire che questa serie mi ha colpito, riuscendo a spiazzarmi e a non permettermi di poterle dare un giudizio univoco e preciso. I miei 23 schiavi possiede infatti elementi che la rendono una serie estremamente interessante e allo stesso tempo oscura ed inquietante, ma che ha senz’altro il pregio di far intraprendere al lettore un viaggio nell’oscurità dell’animo umano.
Partiamo col dire che uno degli aspetti positivi è che la serie ha radici concrete e cerca di fondare il tutto sulla scienza piuttosto che sfruttare poteri ultraterreni. Il bello di tutto questo non è il fatto di rendere le persone schiave, quanto il meccanismo che consente la schiavitù, che una volta scoperto dal lettore (in due momenti diversi) sarà un bel colpo di scena. Un altro elemento senz’altro intrigante sono i protagonisti, che sono ragazzi molto intelligenti, acuti osservatori, che si sentono stretti nelle loro semplici vite e che intraprendono le sfide con gli SCM per mettersi alla prova e in qualche modo guadagnarsi la loro libertà, dimostrando di essere degni di essa. Yuuga infatti non ha come obiettivo primario quello di appropriarsi della libertà altrui, bensì dimostrare di essere migliore!
Quello che però è intrigante è il concetto mai banale (espresso nel finale del primo volume) che il potere tende a corrompere le persone e quindi mette nella testa del lettore la possibilità che anche le migliori intenzioni possano venire intaccate. Inoltre, ultimo degli elementi positivi, è che nell’ombra c’è qualcuno che conosce a fondo l’SCM e lo sfrutta come un vero strumento per reclutare elementi per il suo esercito di schiavi.
Passiamo ora agli elementi negativi, e parto dal fatto che l’elemento sessuale, in tutto il primo volume, regna sovrano. Senza andare troppo nello specifico, l’SCM viene sfruttato in tutto il primo volume come strumento per rendere le persone degli schiavi sessuali. Le motivazioni saranno più o meno forti, a tratti potrebbero provocare in qualche lettore empatia, ma sinceramente questa cosa mi ha svilito, sottolineando la predominanza della sfera sessuale nella vita della nostra società e mettendo in evidenza il lato bestiale nascosto appena sotto la pelle degli esseri umani. Sorvolando sulle personali considerazioni sulla nostra epoca e sulla nostra società, evitando di divagare, non penso che questo elemento dia forza alla storia, o meglio la indirizza su binari di frustrazione e sadismo, facendo emergere il peggio dell’uomo in ogni suo aspetto. Altra cosa che non ho per niente gradito è il disegno, per me troppo approssimativo e scarno, altalenante e indefinito, che mi fa pensare non ad un professionista ma ad un amatore. L’aspetto “realizzativo” non invoglia a leggere, anche in momenti in cui è facile lasciar stare e non finire il volume.
Questa serie vi ricorderà inoltre tantissimo serie di successo come Death Note, Mirai Nikki e Osama Game, per aspetti come il controllo delle persone, entrare in possesso di poteri che ci sono normalmente preclusi, la strategia e l’astuzia, gli inganni e i sotterfugi per arrivare ai propri obiettivi. Insomma pagina dopo pagina troverete paragoni continui a queste serie e ad altre serie magari sempre di stampo “survival game”, che non dispiace ma che per il momento a volte non regge il confronto.
Ritengo che questa serie sia molto interessante, che abbia le carte in tavola per diventare una serie di successo, ma che assolutamente non si presta ad essere letta da una grande parte di lettori, sia per i temi trattati, sia per il modo e anche da un punto di vista puramente estetico.
VideoRecensione