Deep Green

14 Agosto 2015 2 Di Akumetsu

Se pensate che la vita sia un gioco, allora leggete fin dove il gioco vi può spingere leggendo Deep Green.

Deep Green Cover

Deep Green Cover

Trama


La storia è ambientata ai nostri giorni ed ha come protagonista Arthur, un ragazzo ricoverato presso un ospedale giapponese in seguito ad un imprecisato incidente. Qui fa la conoscenza di Yukiko, una ragazza amabile e davvero molto cordiale e gentile, un carattere praticamente opposto a quello dello scostante protagonista. Mentre sta subendo le chiacchiere di Yukiko, si sente male e sviene; quando prende conoscenza, si trova in un luogo con altre persone, tra le quali riconosce solo Yukiko e viene informato da un dottore mascherato, che tutti i presenti sono stati coinvolti in un esperimento chiamato Deep Green. I presenti potranno scontrarsi tra di loro a scacchi e potranno vincere o perdere anni di vita a seconda dei pezzi degli scacchi conquistati agli avversari o persi. Il valore degli scacchi corrisponde al loro valore nel gioco; gli sfidanti non potranno essere costretti a giocare né potranno perdere la vita in seguito alla sconfitta, ma la durata della loro vita varierà a seconda degli esiti della partita giocata.
Una volta esposte tutte le regole Arthur si risveglia e scopre con stupore che non era svenuto, bensì morto, così come tante altre persone nell’ospedale. Inspiegabilmente tutte le persone morte per pochi minuti sono poi tornate in vita da sole; il ragazzo non crede né a quelle parole né alla paura di Yukiko accorsa nella stanza di Arthur per capirne di più e per chiedergli di insegnarle a giocare. Arthur però non crede a tutto questo, almeno fin quando non scopre che uno delle vittime di quello strano episodio è morto dopo aver perso quasi tutti i pezzi in una partita a scacchi.
In che cosa è stato coinvolto Arthur? Chi si cela dietro questo terribile esperimento? Quando potrà liberarsene? Soltanto il tempo potrà dirci di più.

Scheda


Scheda Manga

Autori Ketsu
Editore Reika Manga
Tankobon 2 (in corso)
Genere
  • Shonen
  • Seinen

Recensione


Amici di AnimeeManga.it volevo esprimere prima di tutto i complimenti per degli artisti italiani che, con il proprio talento e la propria dedizione, sono riusciti a creare un lavoro così complesso e articolato. Permettetemi ora di esporvi il mio parere sul primo numero di quest’affascinante serie. Devo dire che sin dall’inizio è difficile non vedere dei rimandi\collegamenti\similitudini con altri e più celebri lavori. I miei primi rimandi sono stati a Mirai Nikki e a Gantz, ma poi mi sono ricordato anche di Battle Royale. Questo perché i protagonisti si trovano in questo gioco mortale, voluto per i più svariati motivi e nel tuo caso qualcosa che non sappiamo ancora. Stupendo l’utilizzo della maschera del becchino del dottore dell’ospedale, riferimento puramente italiano ma soprattutto molto elevato. Altro elemento che mi ha stupito e sorpreso è la centralità del gioco degli scacchi. Non so quanti di voi lo sapranno ma la pratica degli scacchi non è nata come gioco ma come allenamento per i re e i sovrani che, attraverso la riproposizione di battaglie su tavola poteva allenare il proprio estro\genio strategico. Anche in questo caso ho pensato subito a Code Geass, in cui questo elemento è fortissimo per tutto il contesto ma allo stesso tempo è sfruttato in maniera più marginale. Qui invece è lo strumento attraverso il quale la storia e i personaggi potranno espandere, far evolvere e far crescere la storia e i personaggi. Questi ultimi sono alcuni dei punti di forza di Deep Green. Non sono, infatti, personaggi stereotipati, ma davvero spiazzanti e attraenti proprio per questo.

Arthur è un personaggio dal guscio molto duro e anche ispido, nel senso che è in grado più di allontanare a primo impatto piuttosto che avvicinare o mettere a proprio agio chi gli sta attorno. Eppure si dimostra un buono nel cuore, e nel momento in cui riesce a dimostrare il suo genio assoluto nella partita contro lo yakuza, decide di concedergli pezzi e la partita stessa perché è riuscito a sconfiggere nel cuore e nell’orgoglio il proprio avversario. Una vittoria a mani basse era lì a portata di mano, eppure ha evitato dimostrando anche una certa nobiltà, dote che i sovrani più grandi (e i giocatori di scacchi) devono avere per essere definiti tali.

Yukiko è un personaggio che nasconde una determinazione che viene dalla disperazione. Sono convinto che fosse afflitta da un male incurabile e\o comunque aveva poco altro tempo da vivere. Questo gioco è per lei un modo, anzi IL modo per continuare a vivere e conquistare anni di vita da vivere a pieno. Molto dolce e gentile, dal cuore d’oro ma è pur vero che è la forza della disperazione a muovere i suoi passi. Sarà davvero interessante scoprire il suo passato e come reagirà alle lezioni di Arthur, anche se già dimostra di avere del potenziale.

Gustav è forse il personaggio più interessante dei tre. Perché? Beh perché mi sembra assolutamente un “deus ex machina”, un burattinaio che indossa una maschera da bravo ragazzo. La mia impressione è che sia invischiato nella faccenda con tutte le scarpe, e qualora non fosse così, ha dei piani ben precisi da seguire e che coinvolgono Yukiko e Arthur. Secondo me vive dal suo bordo della scacchiera, muovendo le varie pedine per attuare le sue strategie. Sono ancora più curioso di sapere cosa accadrà e sapere cosa serba Gustav e la sua assistente, al suo stesso livello secondo me.

Un altro punto di forza di questo titolo sono i disegni, intesi sia come organizzazione delle tavole, sia come character design. Un disegno che fa evincere lo studio e l’amore per il manga ma che non segue i “canoni giapponesi”, una cura per alcuni dettagli che soltanto chi ha una scuola del nostro bel paese può avere. L’unica pecca che ho riscontrato è la costanza: in alcune tavole la qualità è più bassa del solito, in altre invece eccellente; avere delle tavole uniformi permetterà sicuramente a questo titolo di essere ulteriormente apprezzato e darà ulteriore scorrevolezza alla lettura. Sarebbe meraviglioso vedere tavole di altissimo livello sempre, ma capisco pure che i tempi sono quelli che sono e narrare una storia così complessa in determinate pagine non è la cosa più semplice e tranquilla del mondo, a maggior ragione per dei ragazzi che si stanno ritagliando il proprio spazio nel panorama nazionale dei Manga. In definitiva Deep Green ha una storia ricca, completa, che riesce ad unire elementi molto particolari senza essere scontata. Secondo me l’unico grande scoglio di questo titolo sono l’inizio e il presupposto narrativo dal quale parte, in quanto ricorda davvero anime e manga con giochi mortali come protagonisti. Ovvio che i presupposti siano diversi e che portino questo titolo su binari diversi rispetto a tutte le serie citate, ma resta forse un elemento discriminatorio, soprattutto per i lettori che si basano sulle prime pagine per farsi un’idea e che si basano sulle idee che si fanno piuttosto che a leggere tutto il volume e cosa vuole raccontare. In conclusione voglio fare i miei complimenti al duo Ketsu che è riuscito a creare qualcosa di intrigante, con la giusta vena di mistero, che riesce a far convivere senza forzature più anime e con personaggi di spessore che arricchiscono la serie con il loro modo di vivere e muoversi all’interno delle pagine e arrivando anche al di là, riflettendosi negli occhi del lettore e giungere nelle loro menti e nei loro cuori.
Complimenti e tanti auguri per i prossimi numeri.