All You Need Is Kill

17 Luglio 2014 0 Di Akumetsu

All You Need Is Kill narra le vicende di Keiji Kiriya e della lotta dell’intero genere umano contro l’estinzione!

All You Need Is Kill

All You Need Is Kill

Trama


Ci troviamo in un lontano futuro nel quale la Terra che conosciamo è cambiata radicalmente a causa di una guerra per la sopravvivenza. Una razza aliena denominata Mimesis, ha invaso il pianeta è sta decimando la popolazione. Queste creature sono devastanti e terrificanti: la loro struttura fisica somiglia ad un incrocio genetico tra le stelle marine e i lombrichi, il che li rende capaci di respirare sia sulla terraferma sia nel mare, di avere un endoscheletro sottocutaneo tanto resistente da non essere perforato neanche da pallottole da 20 millimetri. Dalle loro fauci riescono a scagliare degli speer, aculei costituiti dalla stessa struttura del loro endoscheletro, che viaggiano a velocità spaventose e riescono a prevedere le mosse degli esseri umani, tanto dei civili quanto dei militari. Possono così rispondere alle offensive e organizzarsi in veri e propri schieramenti militari. La loro esistenza è terrificante anche per un altro motivo, forse il più spaventoso di tutti: i Mimesis si nutrono sia della terra fertile, sia del plancton marino, ma il loro processo digestivo gli fa generare delle sostanze che rendono il terreno sterile e il mare inquinato. Il genere umano ha così creato l’UDF (Unit Defense Force) e grazie alla collaborazione internazionale si è arrivati alla creazione di armature in grado di aumentare le capacità fisiche umane e contrastare il nemico. I Mimesis stanno ora sferrando un’offensiva su vasta scala del Giappone, paese fondamentale per la resistenza sia per aver ideato e realizzato le armature, sia perché le materie prime per la loro realizzazione viene proprio dal paese del sol levante. Le forze giapponesi e quelle americane si uniscono per contrastare e neutralizzare la minaccia, in modo da poter avere ancora un futuro.

È proprio nella base dell’esercito di Flower Line nella penisola di Boso che la recluta Keiji Kiriya, una giovane recluta, sta per affrontare la sua prima battaglia contro gli invasori. Dopo una giornata passata tra dubbi e allenamento comincia la battaglia, dove la sua inesperienza e le sue paure diventano terrore e smarrimento totale, rendendolo facile preda dei Mimesis, che lo riducono in fin di vita. Il colpo di grazie però gli viene risparmiato da Rita Vrataski, la Valchiria, la dea della battaglia, il soldato d’elite che da sola è in grado di sbaragliare intere schiere di nemici. Si avvicina a lui e mostra compassione, dicendogli che non lo abbandonerà fino alla morte. La loro conversazione viene però interrotta da un gruppo di Mimesis e Keiji, conscio che la sua vita è prossima alla fine, decide di lanciarsi in un attacco suicida pur di aiutare la brillante combattente. Il soldato riesce nel suo intento per perire in una terrificante esplosione e…risvegliarsi nel suo letto come se nulla fosse successo. Il ragazzo, disorientato e confuso, pensa di aver sognato, che tutto ciò che crede di aver vissuto è in realtà un incubo e affronta la sua giornata normalmente, anche se tutto ciò che vive, se lo ricorda chiaramente. Quando poi giunge sul campo di battaglia tutto è pressoché identico, per morire miseramente e…risvegliarsi di nuovo nel suo letto. Dopo ben 5 volte di morte e resurrezione, si rende conto di essere bloccato in un loop, una bolla temporale che lo costringe a vivere sempre lo stesso giorno; in un primo momento vuole solo fuggire ma poi si rende conto che non può sfuggire al loop e prende una decisione definitiva: se il destino vuole che lui riviva lo stesso giorno, se deve sempre morire in battaglia, allora lo farà combattendo. Non potendo portare nient’altro se non i ricordi del giorno vissuto con sé tra un loop ed un altro, Keiji decide di sfruttare ogni giorno per allenarsi al massimo e diventare un guerriero d’elite, tale da emulare la Valchiria Rita e sconfiggere per sempre i Mimesis!

Scheda


Scheda Manga

Autore Hiroshi Sakurazaka
Disegni
  • yoshitoshi ABe
  • Takeshi Obata
Sceneggiatura Ryosuke Takeuchi
Editore Shueisha
Collana Weekly Young Jump
Editore Italiano Planet Manga
Tankobon 2 (completa)
Tankobon Italiani 2 (completa)
Genere Seinen

Recensione


Amici di AnimeeManga.it beh questo è un manga straordinario, anche se è più giusto dire che è un romanzo straordinario! All You Need Is Kill è, infatti, l’adattamento del romanzo di Hiroshi Sakurazaka, che è stato ulteriormente adattato nella pellicola cinematografica hollywoodiana Edge of Tomorrow. Partendo da questo punto devo informarvi che ho avuto l’occasione di leggere il romanzo, che la Panini ha messo in vendita in una stupenda edizione, e devo costatare con grande gioia che l’adattamento è fedelissimo, fatta eccezione per qualche piccolo dettaglio. I disegni di Takeshi Obata inoltre sono straordinari e sorprendenti in quanto, non si era mai visto il mangaka alle prese con un disegno tanto impegnato, pieno di sangue e devastazione. Il tratto di Obata si sposa alla perfezione con i personaggi e le ambientazioni, riuscendo a ricrearli alla perfezione e migliorarli. Ovviamente in un romanzo, ogni lettore può creare da se il personaggio di cui legge, donandogli delle caratteristiche piuttosto che delle altre; io devo costatare che, rispetto a ciò che ho letto, sono piacevolmente colpito da ciò che ha disegnato Obata perché Keiji e Rita sono esaltati dal suo tratto, mentre personaggi un po’ più evanescenti (a livello di definizione nel romanzo) ne giovano, come Yonbaru e Rachel Kisaragi. Le piccole differenze alle quali mi riferivo sono le armature (molto meglio quelle di Obata) e i Mimesis, che nel romanzo sono descritti come delle specie di stelle marine deformi e giganti, mentre in questo caso sono delle sfere giganti con bocche enormi e che si reggono su aculei giganteschi che possono far fuoriuscire a volontà dal proprio corpo.

Dopo aver fornito tutti questi bei dettagli tecnici, posso passare ai punti di forza narrativi. Devo dire che All You Need Is Kill è assolutamente straordinario perché mette davanti agli occhi del lettore, sia esso del manga o del romanzo, una verità disarmante, ovvero quanto possa essere crudele la morte in battaglia. Il terrore che si può provare quando il proprio corpo è dilaniato e si raggiunge la consapevolezza che la propria fine è segnata, fa parte solo di chi muore in battaglia e rimane celato dentro il cuore di quella persona, segnando inevitabilmente gli ultimi attimi sulla terra. Sakurazaka si sofferma su quanto la sofferenza fisica e mentale sia totale e possa prendere l’egemonia degli ultimi istanti di vita sulla terra, privando di senso e rendendo la persona in fin di vita schiava del suo dolore. L’autore mette a nudo la crudeltà della guerra, la sofferenza straziante di perdere un arto o di venire feriti, di morire affogati nel proprio sangue oppure vedere i propri organi fatti a pezzi, qualcosa che non appartiene alle nostre vite, che è distante anni luce dai nostri pensieri ma che è appartiene alla crudele realtà. Il lettore viene messo davanti a questa parte orribile e terrificante della vita di un soldato, che magari ha perso compagni e amici prima di arrivare alla propria fine e soprattutto, ci fa osservare una persona che è costretto a rivivere quest’orrore giorno dopo giorno. Cosa fareste voi se scopriste di rivivere la vostra morte, cruenta, spaventosa, straziante, inevitabile soprattutto? Come Keiji, penso provereste a cambiare il destino, scappando più lontano possibile. Ma per il nostro protagonista ciò non è possibile, o meglio non cambia la fine della giornata. Prova addirittura il suicidio pur di non rivivere la sua fine… ma anche questo è inutile.

La scelta di Keiji è coraggiosa, da vero eroe o da vero pazzo, quella di migliorarsi ogni nuovo/vecchio giorno, aumentare la propria esperienza attraverso la propria morte, sopportare la sofferenza fisica e mentale, cercando di arrivare al superamento dei suoi limiti vacillando sempre di più sul baratro della follia pur di poter godere della speranza, di superare tutto questo e poter vivere un nuovo giorno! L’aspetto più incredibile di questo titolo è proprio questo: la morte di un soldato non è mai piacevole; chi muore sul campo di battaglia vive gli ultimi momenti in preda a sentimenti e sensazioni che nessuno può mai capire, ma solo lontanamente immaginare e rimanere, dopo questa riflessione, allibito e sconvolto. La forza di Keiji è nella sua determinazione, e per questo è un eroe a tutti gli effetti. La sua lotta è razionale, ponderata, che parte dalle sue morti, dalle battaglie vissute e sofferte; la sua grandezza sta nella determinazione di voler superare tutto questo, di voler diventare un soldato d’elite per raggiungere una flebile speranza e nulla più. Non ha certezze, non ha via d’uscita ma solo la sua anima ardente, straziata ma non piegata; Keiji sa di non poter allenare il proprio fisico, poiché solo la mente acquisisce la consapevolezza di aver vissuto lo stesso giorno ancora e ancora. Fisicamente resta lo stesso. Può soltanto incrementare la propria esperienza, forgiare la propria mente a reagire ai pericoli e far reagire il proprio corpo ai pericoli. Per questo amici questo personaggio è straordinario, fantastico, encomiabile…un mito. Eppure Keiji è anche un folle, una persona che decide di diventare una macchina da guerra, che decide di abbandonare la propria umanità per superare questo loop, con il rischio di superare anche la linea di demarcazione con la propria umanità. In alcune scene, rese perfettamente da Obata nel manga, Keiji sembra un automa, dalle espressioni spaventose tanto quanto quelle dei Mimic. Eppure non c’è alternativa, soccombere inutilmente oppure provare a migliorarsi e avere una speranza per il proprio avvenire. Ma Keiji non è l’unico personaggio fantastico. Anche Rita la Valchiria, la Full Metal Bitch è un personaggio meraviglioso ma purtroppo, vi svelerei troppo rovinandovi la storia quindi sono costretto a fare un passo indietro.

Tirando le somme, con una trama che unisce magistralmente novità e crudeltà, personaggi forti e nemici colossali, All You Need Is Kill è un titolo straordinario, che consiglio vivamente a tutti quanti. Dopo averlo letto rimarrete sconvolti ed emozionati, non ve ne pentirete assolutamente!

VideoRecensione