Principessa Mononoke

10 Giugno 2014 0 Di Hiruma

Un villaggio Emishi viene attaccato da un Dio Maligno che il principe Ashitaka, per proteggere il villaggio, sarà costretto a uccidere subendone la maledizione.

Principessa Mononoke

Principessa Mononoke

Trama


La bestia uccisa da Ashitaka, in realtà, era un cinghiale che, accecato dalla collera, si era trasformato in un Dio Maligno. Durante lo scontro, però, Ashitka viene colpito al braccio e, giunto al cospetto della saggia madre del villaggio, viene esiliato in quanto macchiatosi del più grave tra i crimini: l’uccisione di un Dio. L’anziana, però, gli rivela che la collera di quella creatura era stata causata da un misterioso oggetto di metallo che gli aveva lacerato le membra ed è proprio a causa dell’odio provato dal cinghiale verso gli umani che la ferita riportata al braccio da Ashitaka si sarebbe espansa portandolo alla morte. Il principe, quindi, sempre su consiglio della saggia madre, si reca ad ovest in groppa al suo fidato stambecco Yakull alla ricerca della causa di tanto odio per discernere con occhi non offuscati dall’odio. Il suo viaggio lo porta alla città del ferro, un villaggio governato da Madame Eboshi famoso per la produzione di ferro e la produzione di archibugi e fucili. Madame Eboshi è una donna generosa e fortemente legata al suo popolo, ma, al contempo, è fortemente ambiziosa e ciò l’ha portata a mettersi contro la foresta. A poco a poco, infatti, Eboshi ha distrutto parte dell’enorme foresta del Dio Bestia, foresta abitata da enormi animali risalenti a tempi antichi, per procurarsi la legna indispensabile per aumentare le fucine per la produzione del ferro. È stata proprio lei a sparare il colpo che ha trasformato il cinghiale in un Dio Maligno. Mentre Ashitaka si trova al villaggio, però, questo viene attaccato dalla Dea-Lupa Moro e i suoi figli tra cui vi è San, soprannominata principessa mononoke (principessa spettro): si tratta di una ragazzina abbandonata nella foresta e allevata da Moro che ripudia la sua natura umana e combatte insieme alla madre adottiva per difendere la natura; proprio per questo motivo è determinata a uccidere Madame Eboshi. Durante l’attacco, Ashitaka ferma lo scontro tra Eboshi e San e, gravemente ferito, viene portato da quest’ultima nella foresta del Dio-Bestia affinché egli scelga se donargli la vita o la morte. A questo punto inizia la vera lotta in quanto Madame Eboshi è intenzionata a impadronirsi della testa del Dio Bestia in modo da conquistare una volta per tutte il potere sull’enorme foresta. Ashitaka dovrà scegliere da che parte schierarsi e porre fine all’immenso odio disseminato da quest’assurda guerra.

Scheda


Scheda Film

Titolo Originale もののけ姫
Mononoke-hime
Regia Hayao Miyazaki
Soggetto Hayao Miyazaki
Sceneggiatura Hayao Miyazaki
Studio Studio Ghibli
Musiche Joe Hisaishi
Produttore Italiano Lucky Red
Anno 1997
Curiosità Principessa Mononoke è stato portato in Italia nel 2000 da Buena Vista col titolo Princess Mononoke; il doppiaggio di questa edizione, però, non era fedele all’opera originale. Il 3 novembre 2010 il film viene presentato in versione sottotitolata con un adattamento completamente nuovo curato da Gualtiero Cannarsi al Festival Internazionale del Film di Roma col titolo La Principessa Spettro per rimanere fedele all’opera originale. Una nuova edizione ancora, stavolta a cura della Lucky Red, è sbarcata al cinema dall’8 al 15 maggio 2014 con il titolo Principessa Mononoke, un nuovo adattamento ed un diverso cast di doppiatori.

Recensione


Principessa Mononoke è uno dei capolavori del grande maestro Hayao Miyazaki. Per quanto riguarda l’animazione e il disegno non serve soffermarsi più di tanto; l’altissima qualità di questi aspetti è ben nota a tutti coloro che, almeno una volta hanno assistito alla magnificenza di una qualunque opera del sensei Miyazaki: colori splendidi, paesaggi che appaiono quasi reali, personaggi accattivanti ed animazioni perfette, queste sono le prerogative del sensei ampiamente rispettate anche in Principessa Mononoke.
Ciò su cui mi voglio soffermare maggiormente sono gli importanti temi affrontati in questa grandissima opera. In primis vi è il rispetto della natura, tema ricorrente e al quale Miyazaki è particolarmente affezionato: il film mostra come la distruzione incontrollata della natura non faccia altro che generare problemi e, soprattutto, che la natura prima o poi riprenderà il sopravvento; questo è un tema fortemente attuale e vivo, la continua urbanizzazione, la distruzione di intere foreste oggi come in passato ha portato seri danni al pianeta con conseguenti catastrofi naturali; Miyazaki si batte per il rispetto dell’elemento naturale, per il rispetto di tutte le creature del regno animale e vegetale.
Altro tema fondamentale è l’odio: la collera che trasforma ogni cosa e che lacera le membra: la misteriosa ferita riportata da Ashitaka, infatti, se alimentata con l’odio gli conferisce una forza sovrumana ma, al contempo, si spande sempre più causandogli dolori lancinanti che lo porteranno alla morte. Bellissima è proprio la trasformazione che avviene: Miyazaki rappresenta in modo eccelso come la collera sia capace, di trasformare e travisare l’indole di ogni creatura, come l’odio sia in grado di far mutare sia il corpo che l’anima. Ciò che è accaduto a Nago, il cinghiale trasformatosi nel Dio Maligno ucciso da Ashitaka, si ripeterà con il nume Okkoto, il Dio-Cinghiale che guida i suoi discepoli alla battagli contro Madame Eboshi.
Un film, quindi, davvero eccezionale le cui musiche, curate come sempre dal maestro Joe Hisaishi, riescono a conferire il giusto pathos ad ogni singola scena. Un film che consiglio di vedere a tutti, un film bellissimo e profondo che, però deve essere guardato con grande attenzione perché possa essere compreso nella sua essenza più vera. Vedere Principessa Mononoke come un film di piacere, per quanto sia ugualmente eccezionale, è un vero spreco: Principessa Mononoke è un film che dev’essere visto e vissuto, guardato con attenzione e approfondito in modo da carpirne davvero la grandiosità e la magnificenza.

Trailer