Baldr Force Exe Resolution

24 Marzo 2014 0 Di Akumetsu

Baldr Force Exe Resolution è una serie di 4 OAV che presentano un mondo nel quale reale e virtuale si sovrappongono.

Baldr Force Exe Resolution

Trama


In un imprecisato futuro l’essere umano, grazie ai suoi progressi informatici, è riuscito a creare il Wired, un mondo virtuale nel quale ogni persona può realizzare i propri desideri. Entrare in questo mondo però è possibile soltanto attraverso un innesto nel cervello che collega quindi le persone direttamente alla rete e permette alle persone di vivere il Wired come se fosse la vita reale. A tutela di questo mondo viene inoltre istituito il FLAK, una sorta di polizia informatica che vigila e protegge la tranquillità del genere umano nel mondo virtuale. La sicurezza del wired però sembra essere messa a repentaglio da una serie di avvenimenti anomali. Grandissime quantità di dati sono sparite improvvisamente e misteriosamente, dopo l’attacco di un virus informatico tanto devastante quanto imprevedibile, che viene perciò denominato Leviathan. Tutto ciò che si è scoperto è che prima della sua comparsa compare una ragazzina, che così come il Leviathan, non è tracciabile né identificabile. Parallelamente il FLAK è alle prese con un gruppo di hacker conosciuto con il nome di Steppen Wolf; messi alle strette i membri del gruppo ingaggiano battaglia con i loro Simulacrum (mecha da combattimento utilizzabili nel wired) ma durante lo scontro il capo della banda, Yuuya, viene attaccato e ucciso da uno dei membri del FLAK. Sconvolti dall’accaduto i restanti membri vengono catturati e individuati nel mondo reale, dove vengono definitivamente arrestati. Uno dei membri del gruppo, Souma Tooru rimane particolarmente sconvolto dall’accaduto e non fa alcuna resistenza all’arresto e ai capi di accusa rivolti contro di lui. Però data la sua bravura come hacker, gli viene proposto di lavorare per la FLAK invece di essere messo in carcere; Tooru vede davanti ai suoi occhi manifestarsi così la possibilità di vendicare il proprio amico, e accetta quindi la proposta. Dall’interno dell’organizzazione, infatti, potrà scoprire il responsabile dell’uccisione insensata e brutale di Yuuya e portare così giustizia. Questo sarà però soltanto l’inizio di una serie di eventi nella vita di Tooru, che lo metteranno di fronte ad un passato che per lui non esiste più ma che a sua volta invece, non si è dimenticato di lui né della sua vera identità.

Scheda


Scheda OAV

Titolo Originale Barudo Fosu Eguze Resoryushon
Regia Takashi Yamazaki
Studio
  • Trinet Entertainment
  • Satelight
Anno 2007
Musiche Takeshi Watanabe
Episodi 4 (completa) [Vai a Lista Episodi]

Recensione


Amici questa serie è a tratti bella a tratti indecente; la delusione che ho provato nel vedere l’ultimo episodio deve però attribuirsi al forte senso di incompiutezza che mi ha trasmesso. Partiamo da un fattore molto importante: la trama, il concept della serie sembra qualcosa già visto in varie occasioni e questo influisce sicuramente sull’appeal della serie. Il concetto di wired è lo stesso visto in Ghost in the Shell e la metodologia di connessione allo stesso è possibile come in Matrix: attraverso uno spinotto posto sulla nuca. Questo comporta, proprio come nel famoso film dei fratelli Wachowski, un’esperienza reale e non virtuale e quindi se si muore o si viene feriti nel wired, lo stesso accade nella vita reale. Inoltre proprio come in Ghost in the Shell un misterioso programma sta mettendo a repentaglio il wired e la sua stessa esistenza. Non posso dirvi molto senza svelare particolari importanti e quindi rovinavi la sorpresa ma mi sento di dovervi informare anche della presenza di esperimenti genetici e non solo su dei bambini, proprio come accade in Elfen Lied oppure in Serial Experiment Lain. Quello che voglio sottolineare è che risulta quasi impossibile creare una serie senza che ci siano elementi che non siano già stati visti, che non abbiano qualcosa di familiare. Però se la serie è ben costruita e ha i suoi perché, con il proprio sviluppo a 360 gradi, beh allora la serie assume un proprio carattere e delle caratteristiche specifiche. Se invece la serie in questione è composta da soli 4 episodi, beh è molto difficile che queste somiglianze risultino non così ingombranti! Vedere Baldr Force Exe Resolution risulta all’inizio come una forzatura, la versione mal modificata di varie serie di tutto rispetto e dalle tematiche sviluppate e importanti. Eppure questa serie ha il merito di presentare personaggi interessanti (come il protagonista) ma che alla fine non saranno affatto approfonditi e sviluppati, così come la trama nel suo insieme; il concetto della vendetta di Tooru verrà improvvisamente accantonato e alcuni colpi di scena saranno così forzati da risultare quasi fuori luogo. Forte la presenza di scene violente e sanguinarie, come l’esplosione dei cervelli delle persone che muoiono nel wired, le scene finali (in cui la violenza è gratuita) e soprattutto una scena che viene fuori nel secondo episodio, ovvero la scena di uno stupro. Non sono un moralista, né tantomeno non ho assistito a una cosa simile in un anime o un manga, figuriamoci. Eppure questa scena è talmente fuori luogo e così gratuita che non mette in evidenza che la serie ha un carattere serio, quanto piuttosto di una serie “accozzaglia mal creata”.
Se passiamo poi al comparto realizzativo i disegni sono molto semplici e a volte abbozzati anche se stilisticamente accattivanti; le animazioni sono di un livello discreto ma la computer grafica è molto scarsa.
Cosa dire insomma: una serie che poteva essere sviluppata sicuramente meglio, con del potenziale ma assolutamente mal sfruttato e a tratti troppo brutto perché sia vero!

Trailer