Perfect Blue
13 Maggio 2013Primo film che vede il maestro Satoshi Kon alla regia, Perfect Blue è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Yoshikazu Takeuchi.
Trama
Il film racconta la storia di Mima Kirigoe, una idol che canta in un gruppo chiamato Cham. Anche se il numero di fan è elevato e le vendite dei CD sono in crescita, Mima desidera lasciare quel tipo di vita per sfondare nel mondo del cinema. Tra i suoi fan spicca un otaku che, essendo ossessionato dalla ragazza nei panni di idol, rimane fortemente turbato dalla sua scelta di diventare attrice. Tuttavia il mondo del cinema è duro e crudele e Mima ne inizia ben presto a pagare le spese, ma non si dà per vinta. Il tracollo psicologico, però, inizia nel momento in cui riceve lettere intimidatorie e viene a conoscenza del portale web Mima’s Room: in esso, infatti, sono descritte le giornate della ragazza nei minimi dettagli. Mima però continua e, in favore della sua carriera, accetta di girare una scena di stupro che, però, la turba profondamente fino a farla crollare totalmente: ormai è incapace di distinguere i sogni dalla realtà, i film dalla vita quotidiana, ha allucinazioni e paure, continua a vedere l’otaku che la osserva qualunque cosa faccia, vede se stessa vestita da idol desiderando inconsciamente di ritornare ad esserlo. E infine, come se tutto ciò non bastasse, alcuni membri del suo staff di produzione vengono uccisi e lei che, ormai sembra soffrire di personalità multiple, pare essere l’artefice di tali omicidi. Perseguitata da quello strano otaku e dalla sua stessa mente, Mima dovrà darsi da fare per venire a capo di questi assurdi eventi e capire se è davvero lei l’assassina.
Scheda
Scheda Film
Titolo Originale |
|
Regia | Satoshi Kon |
Soggetto | Yoshikazu Takeuchi |
Sceneggiatura | Sadayuki Murai |
Studio |
|
Musiche | Masahiro Ikumi |
Produttore Italiano | Yamato Video |
Recensione
Primo film che vede il maestro Satoshi Kon alla regia, Perfect Blue è liberamente ispirato all’omonimo romanzo di Yoshikazu Takeuchi.
Il film racconta la storia di Mima Kirigoe, una idol che canta in un gruppo chiamato Cham. Anche se il numero di fan è elevato e le vendite dei CD sono in crescita, Mima desidera lasciare quel tipo di vita per sfondare nel mondo del cinema. Tra i suoi fan spicca un otaku che, essendo ossessionato dalla ragazza nei panni di idol, rimane fortemente turbato dalla sua scelta di diventare attrice. Tuttavia il mondo del cinema è duro e crudele e Mima ne inizia ben presto a pagare le spese, ma non si dà per vinta. Il tracollo psicologico, però, inizia nel momento in cui riceve lettere intimidatorie e viene a conoscenza del portale web Mima’s Room: in esso, infatti, sono descritte le giornate della ragazza nei minimi dettagli. Mima però continua e, in favore della sua carriera, accetta di girare una scena di stupro che, però, la turba profondamente fino a farla crollare totalmente: ormai è incapace di distinguere i sogni dalla realtà, i film dalla vita quotidiana, ha allucinazioni e paure, continua a vedere l’otaku che la osserva qualunque cosa faccia, vede se stessa vestita da idol desiderando inconsciamente di ritornare ad esserlo. E infine, come se tutto ciò non bastasse, alcuni membri del suo staff di produzione vengono uccisi e lei che, ormai sembra soffrire di personalità multiple, pare essere l’artefice di tali omicidi. Perseguitata da quello strano otaku e dalla sua stessa mente, Mima dovrà darsi da fare per venire a capo di questi assurdi eventi e capire se è davvero lei l’assassina.
Il film Perfect Blue va a scavare, come si vedrà anche nei successivi film del maestro, nei meandri della mente umana dando forma a quello che è il subconscio di una ragazza che vende se stessa in favore della sua carriera. Particolarmente interessante è il personaggio di Rumi, una ex idol manager de Mima e delle Cham. Rumi, si mostra da subito contrariata alla scelta della ragazza di diventare attrice e cerca di dissuaderla; da subito si può notare, prestando adeguata attenzione, come Rumi riviva il suo passato grazie alle idol di nuova generazione credendo che tale ruolo abbia lo stesso peso sociale di quando lo interpretava lei stessa. Sfortunatamente i tempi sono cambiati e le idol non sono più un simbolo. Tuttavia Rumi rimane ugualmente vicina a Mima, anche se alla fine sarà inghiottita dal suo passato, ed è questo un altro elemento importante su cui il film si focalizza: il rapporto tra presente, passato e futuro, il desiderio di ritornare nel passato, desiderio sentito dalla stessa Mima nel momento in cui rimpiange la sua vita da idol. Altro spunto interessante è la forte critica al mondo dello spettacolo che mette a dura prova i suoi abitanti, prove interminabili, complessi di inferiorità dovuti al confronto con altri attori, fan al limite della follia, pronti a tutto per difendere il loro mondo immaginario. Una pecca del film, probabilmente più voluta che casuale, è l’eccessiva rapidità con cui, ad un certo punto del film, realtà e immaginazione si alternano. Tale rapidità rende difficile al pubblico seguire il film che, inoltre, non chiarisce nemmeno alla fine se molti eventi facevano parte della realtà o meno. Nel complesso, però, il film, pur caricando il pubblico di una massiccia dose di ansia, proprio per questo riesce a rapire l’attenzione del pubblico e a renderlo parte del film stesso facendogli vivere le stesse emozioni dei personaggi (positive o negative che siano).
Il film Perfect Blue va a scavare, come si vedrà anche nei successivi film del maestro, nei meandri della mente umana dando forma a quello che è il subconscio di una ragazza che vende se stessa in favore della sua carriera. Particolarmente interessante è il personaggio di Rumi, una ex idol manager de Mima e delle Cham. Rumi, si mostra da subito contrariata alla scelta della ragazza di diventare attrice e cerca di dissuaderla; da subito si può notare, prestando adeguata attenzione, come Rumi riviva il suo passato grazie alle idol di nuova generazione credendo che tale ruolo abbia lo stesso peso sociale di quando lo interpretava lei stessa. Sfortunatamente i tempi sono cambiati e le idol non sono più un simbolo. Tuttavia Rumi rimane ugualmente vicina a Mima, anche se alla fine sarà inghiottita dal suo passato, ed è questo un altro elemento importante su cui il film si focalizza: il rapporto tra presente, passato e futuro, il desiderio di ritornare nel passato, desiderio sentito dalla stessa Mima nel momento in cui rimpiange la sua vita da idol. Altro spunto interessante è la forte critica al mondo dello spettacolo che mette a dura prova i suoi abitanti, prove interminabili, complessi di inferiorità dovuti al confronto con altri attori, fan al limite della follia, pronti a tutto per difendere il loro mondo immaginario. Una pecca del film, probabilmente più voluta che casuale, è l’eccessiva rapidità con cui, ad un certo punto del film, realtà e immaginazione si alternano. Tale rapidità rende difficile al pubblico seguire il film che, inoltre, non chiarisce nemmeno alla fine se molti eventi facevano parte della realtà o meno. Nel complesso, però, il film, pur caricando il pubblico di una massiccia dose di ansia, proprio per questo riesce a rapire l’attenzione del pubblico e a renderlo parte del film stesso facendogli vivere le stesse emozioni dei personaggi (positive o negative che siano).