Una Lettera per Momo
26 Aprile 2013Momo è una ragazzina di undici anni che insieme alla madre, a causa della morte del padre, si trasferisce da Tokyo a Shio, piccola isola dove viveva la madre da bambina.
Trama
Momo, tuttavia, trova grande difficoltà ad adattarsi al nuovo stile di vita e passa le giornate pensando al padre e alla lettera che quest’ultimo le voleva scrivere; purtroppo le unica parole già scritte erano “Cara Momo”. La vita della ragazzina, però, subisce un brusco cambiamento quando inizia a sentire strane voci provenire dalla soffitta della nuova casa. Impaurita e incuriosita allo stesso tempo, Momo decide di verificare personalmente di cosa si trattasse: scopre così che in soffitta “alloggiano” Kawa, Mame e Iwa, tre demoni alquanto bizzarri che la seguono un po’ ovunque. Terribilmente spaventata e non presa sul serio dalla madre, Momo decide di affrontarli direttamente: è a questo punto che scopre che non sono poi così terrificanti. Ma a questo punto resta da capire cosa ci fanno lì e soprattutto perché la seguono. Nel mondo però niente avviene per caso, e gli strani eventi che sconvolgono la vita di Momo e che, al contempo, riescono a far sì che riesca ad adattarsi al nuovo stile di vita.
Scheda
Scheda Film
Titolo Originale | Momo e no Tegami, ももへの手紙 |
Regia | Hiroyuki Okiura |
Soggetto | Hiroyuki Okiura |
Sceneggiatura | Hiroyuki Okiura |
Character Design |
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Studio |
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Musiche | Mina Kubota |
Produttore Italiano | Dynit |
Curiosità | Il film è stato presentato in anteprima internazionale al Toronto International Film Festival del 2011 ed è stato il primo film anime giapponese ad essere presente al Varsavia Film Festival; ha vinto il “Future Film Platinum Grand Prize” al Future Film Festival 2012 di Bologna |
Recensione
Una Lettera per Momo è un film d’animazione apparentemente leggero, ma che nasconde molti punti su cui riflettere. Si parte dal dramma di una famiglia costretta ad un cambio radicale del suo modo di vivere, da quello di una ragazzina nel pieno dello sviluppo che perde il padre e si arriva alla mitologia e alla religione giapponese. Molto interessante è il processo di elaborazione del lutto da parte di Ikuko (la madre) e Momo. La perdita di un padre e marito lascia un segno indelebile in una famiglia, tuttavia bisogna essere capaci di guardare avanti e non rimanere attanagliati nel ricordo; è proprio questo che cerca di fare Ikuko ma che non a fare, giustamente, Momo che è poco più di una bambina. Ciò le causa problemi relazionali e di adattamento che riesce a superare solo grazie alla presenza di Kawa, Mame e Iwa: è grazie a loro, infatti, che Momo capisce di dover guardare avanti, capisce che il padre non l’ha abbandonata, che continua a stare vicino a lei e alla madre. In tal modo, Momo riesce finalmente a collocarsi nel nuovo ambiente sentendosi effettivamente parte di esso. Una Lettera per Momo è quindi davvero un bel film, leggero e scorrevole ma, al contempo, drammatico e profondo, un film da vedere e su cui riflettere molto.