Alucard

Cari amici, voglio sottoporre quest’oggi la vostra attenzione su un personaggio che io ho trovato praticamente incredibile: lo spietato e terrificante Alucard, l’asso nella manica della famiglia Hellsing della omonima serie manga (e anime).

Per tutti coloro che non lo conoscessero vi dirò soltanto che è un vampiro, per la precisione il “No Life King”, ma a questo non aggiungerò altro, poiché Alucard non è un vampiro qualunque, e di certo non vi rovinerò il mistero e la bellezza di leggere e scoprire.
Catturato da Lord Hellsing in uno scontro all’ultimo sangue, questo personaggio impara dalla sua prima e unica sconfitta il valore degli esseri umani e in cuor suo, rimpiangendo anche in parte la sua natura primaria, accetta il ruolo che sarà tenuto a rivestire.
Devo dire onestamente che nell’anime e nella prima parte del manga le sfaccettature dell’animo di Alucard non vengono fuori molto bene, tanto che lo si potrebbe facilmente giudicare come un demonio sanguinario che ricerca la battaglia semplicemente per affermare il proprio ego.
Nel corso dell’opera di Kouta Hirano a poco a poco, con l’avanzata della grande armata del Millennium, e con lo scatenarsi sempre più prossimo, di un conflitto che porterà l’inferno sulla terra, quasi come una contrapposizione paradossale, Alucard mostrerà il suo lato umano, i suoi pensieri e le sue riflessioni.
In sostanza ritengo che l’intento di Hirano, espresse nelle azioni e nelle frasi di Alucard, sia quello di dare l’esempio agli altri, essere la dimostrazione lampante e suprema di come un potere magari devastante e senza confine sia sicuramente meno importante di una vita vissuta da essere umano. L’espressione di tristezza mista a consapevolezza, comprensione e pietà durante e alla fine dello scontro contro Alexander Andersen trasformato dal “santo chiodo di Elena”, sono la prova di questo mio pensiero.
Mostrare una furia devastante tanto grande e un’assoluta freddezza contro tutti coloro che si parano dinanzi il cammino del grande vampiro, dovrebbe far capire all’umanità di quanto terrificante possa essere questo potere e allontanarla da ogni proposito di avvicinamento al male!
Ad ogni modo Alucard ha piena consapevolezza di se, della propria natura, della crudeltà che rappresenta e che possiede dentro e credo fermamente che, nascosta all’interno di quell’oscurità, sicuramente ci sarà anche una piccola fiammella di speranza e di fiducia nel genere umano.
Alla prossima!

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